MA CHI CI GUADAGNA IN TALE COMMERCIO? NON CERTO I CITTADINI VISTO COME SONO RIDOTTI GLI ALLOGGI!!!

Il Campidoglio dà il via libera all’acquisto di 120 case Inps

L’assemblea approva la delibera, inserita anche nel Piano Casa. Italia Viva: “Ma dieci sono occupate”

Palazzi Inps a Don Bosco

Centonovantanove immobili, di cui 120 a uso abitativo, che passeranno di mano da Inps a Roma Capitale per essere inseriti nella graduatoria Erp. E’ la novità – ampiamente annunciata A maggio il sindaco Roberto Gualtieri lo aveva detto durante un incontro con i movimenti per i diritti all’abitare: “Investiremo 220 milioni di euro per comprare case e far scorrere la graduatoria Erp”. Ci sono voluti circa sette mesi, impiegati a trattare e ad aspettare il visto di conformità da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma alla fine la prima delibera è in dirittura d’arrivo: il Comune acquisterà 199 unità immobiliari ad oggi di proprietà dell’Inps. L’atto è stato definito, non ci sono più pareri da attendere, solo l’approvazione in giunta che si aspettano tutti per la prossima settimana, quella che porta a San Silvestro.

Il Comune acquista 120 case dell’Inps: ecco dove si trovano
nei mesi scorsi – che arriva dal Campidoglio, con l’assemblea capitolina che ha approvato la delibera nel tardo pomeriggio del 2 maggio.

Il Campidoglio dà l’ok all’acquisto di 120 case Inps

Gli alloggi si trovano tra Magliana, Don Bosco e Dragoncello e l’amministrazione Gualtieri per appropriarsene verserà circa 15.000.000 di euro ad Inps, l’istituto nazionale della previdenza sociale con oltre 25.000.000 di iscritti e un piano di dismissione del suo patrimonio immobiliare iniziato trent’anni fa. L’assemblea capitolina il 2 maggio ha dato l’ok definitivo all’acquisizione, che porterà all’immissione degli alloggi nella graduatoria Erp ferma al bando 2012 e non aggiornata dal 31 dicembre 2020.

Zevi: “Torniamo a investire in case dopo tanti anni”

L’assessore alla casa, Tobia Zevi, ringrazia la giunta e i consiglieri di maggioranza ed esulta per un risultato atteso da quasi 5 mesi: “Dopo tantissimi anni, Roma torna finalmente ad investire sulle politiche abitative – scrive in un post – e aumenta il proprio stock di alloggi pubblici. Non accadeva da decenni e noi ci siamo riusciti. Ma non ci basta, perché nei prossimi mesi lavoreremo ancora più duramente per acquisirne di altri. Avanti così: poche parole e tanti fatti”.

Le criticità sugli alloggi occupati

Nelle scorse settimane erano emerse delle criticità rispetto allo stock di appartamenti. In una commissione patrimonio, presieduta dal dem Yuri Trombetti, i consiglieri chiedevano chiarimenti riguardo a 10 alloggi che, da censimento effettuato in fase di trattativa, risultano occupati. In tre casi la polizia locale di Roma Capitale non è riuscita a individuare gli abitanti, negli altri 7 invece risultano esserci nuclei estremamente fragili. 

Italia Viva: “Forti dubbi su stato manutentivo”

Proprio su questo si sono espressi i consiglieri di Italia Viva, Francesca Leoncini e Valerio Casini, a margine dell’approvazione della delibera: “Condividiamo l’obiettivo di aumentare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica – fanno sapere – ma esprimiamo un giudizio molto negativo sull’operazione, perché autorizza di fatto l’acquisto di 10 immobili occupati in spregio al buon senso e in violazione della legge regionale numero 1 del 2020”. Inoltre, i due consiglieri del Terzo Polo hanno espresso “forti dubbi sullo stato manutentivo degli altri appartamenti e che nella maggior parte dei casi non sono stati nemmeno visionati”. 

Pd: “Trattiamo anche con Enasarco ed Enpaia”

“Siamo anche in trattativa con Enasarco ed Enpaia – fanno sapere Yuri Trombetti e Valeria Baglio, quest’ultima capogruppo Pd – per arrivare ad un abbattimento sostanziale della graduatoria. A questo si aggiunge l’elaborazione di un piano casa strategico che prevede l’acquisizione di nuove case per gli alloggi popolari, lo sviluppo del welfare abitativo, strumenti di rigenerazione urbana e autorecupero che faranno fare grandi passi in avanti sulla garanzia del diritto all’abitare per tutte e tutti. Un lavoro serio, portato avanti secondo i criteri della trasparenza e della legalità, attraverso il confronto con i territori e le parti sociali”. 

I sindacati: “Avanti veloci su questa strada”

Plauso anche dal sindacato Unione Inquilini, che ripetutamente da mesi chiede all’assessorato presieduto da Zevi di portare il Piano Casa in consiglio per la definitiva approvazione: “Siamo soddisfatti – scrivono in una nota -. Ora si proceda speditamente all’acquisto effettivo e contestualmente alla assegnazione e/o pre assegnazione alle famiglie in graduatoria. Dopo mesi e mesi di annunci finalmente viene approvata una delibera che concretizza una attività del Comune. Se si attiverà concretamente su questa strada senza azioni dilatorie, perché i soldi ci sono, ben 220 milioni di euro, e vanno utilizzati, noi siamo pronti a sostenerle”. 

SINCERAMENTE TALI SCELTE POLITICHE CHE COSTANO ANCHE PARECCHIO PERCHE’ SPENDERE 15MILIONI DI EURO PER CASE IN PARTE OCCUPATE E FATISCENTI NON CAPISCO IL COMUNE A CHI HA VOLUTO FAR FARE QUESTO AFFARE!!!

SINCERAMENTE NON CAPISCO perche’ visto che sulla tiburtina ci sono molte strutture abbandonate il comune le poteva benissimo requisire per pubblica utilità e le faceva ristrutturare e avrebbe anche risparmiato molto!!!

inoltre su via Ambaradam zona san Giovanni ci sta la vecchia sede dell’INPIS abbandonata da anni, perché non prendere quella?

QUESTE SCELTE DEL COMUNE MI LASCIANO MOLTO PERPLESSA PERCHE’ ACQUISTARE CASE FATISCENTI E IN PARTE OCCUPATE E SPENDERE 15 MILIONI DI EURO VORREI TANTO SAPERE CHI CI HA FATTO L’AFFARE!!!

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