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8 MARZO 2023 FINALMENTE UNA SVOLTA!!!

SONO NATA NEL 1944, MA HO AVUTO UN’OTTIMA EDUCAZIONE LIBERTA’,LEGALITA’,PARITA’ E NELLA MIA VITA HO SEMPRE LOTTATO PER LA PARITA’ E PER I DIRITTI E OGGI POSSO DIRE CHE FORSE IL MIRACOLO SI STA AVVERANDO Annamaria Addante

INFATTI: DUE DONNE COMPLETAMENTE DIVERSE, MA CHE ENTRAMBE RAPPRESENTANO IL MONDO FEMMINILE NEL SUO COMPLESSO, SE QUESTE DUE DONNE AVRANNO LA CAPACITA’ E L’INTELLIGENZA DI NON FARSI LA GUERRA, COME MOLTE DONNE SCIOCCHE FANNO TRA LORO, MA NELLA LORO DIFFERENZA LAVORERANNO PER CAMBIARE QUESTO PAESE E LA CONDIZIONE DELLA DONNA CON REGOLE CHIARE TRASPARENTI E CERTE, QUESTO PAESE RISOGERA’ DAL FANGO IN CUI LO HANNO GETTATO POLITICI IMPROVVISATI E POLITICI INCAPACI!

IN BOCCA AL LUPO A ENTRAMBE E SPERO RIUSCIATE NELLE VOSTRE DIVERSITA’ A FAR CRESCERE QUESTO PAESE!!!

Levenstein, l’autrice di “Non ci hanno visto arrivare”: “Mi cita anche Meloni ma solo Schlein ha capito il mio messaggio”(QUESTA BATTUTA MORTIFICA LA SUA INTELLIGENZA)

Lisa Levenstein
Lisa Levenstein 

La femminista ha pubblicato il saggio “They Didn’t See Us Coming”: “Non sorprende che le due leader abbiano usato il libro in modi diversi. Da una parte la segretaria dem con quella citazione allude al movimento che l’ha sostenuta, dall’altra Meloni parla di sé stessa come singola donna”

(COME AL SOLITO ALCUNE DONNE, COME QUESTA GIORNALISTA, CHE  NON CAPISCE  L’IMPORTANZA DELL’UNIONE TRA DONNE E TENTA DI DIVIDERLE SENZA AVER CAPITO NULLA DI ENTRAMBE, IN QUANTO ENTRAMBE NON LAVORANO SOLO PER LORO STESSE, MA PER QUELLO IN CUI CREDONO E IL FEMMINISMO E’ LA TOTALE LIBERAZIONE E PARITA’ DELLE DONNE CHE ENTRAMBE VOGLIONO E ANCHE IL POTERE PERCHE’ SOLO CON QUELLO RIESCI A CAMBIARE LE COSE!!!)

 

“Non ci hanno viste arrivare”

“Non ci hanno viste arrivare”

Elly Schlein lo aveva detto subito, la notte della sua elezione alle primarie del Partito Democratico“Ancora una volta non ci hanno visto arrivare”. Non era mai successo che una donna arrivasse al vertice del Partito. E Giorgia Meloni ieri, in occasione del nuovo allestimento della Sala delle Donne alla Camera, ha ribadito“Il fatto di essere sottovalutate è un grande vantaggio, perché spesso non ti vedono arrivare”. Ed era stata erroneamente definita come una citazione della segretaria dem,(LA SOLITA PRESUNZIONE DELLA SX)  quella della prima donna Presidente del Consiglio nella storia della Repubblica italiana. Sia l’una sia l’altra, la leader del governo e quella del secondo partito più numeroso in Parlamento, hanno citato lo stesso punto di riferimento femminista: They didn’t see us coming – La storia nascosta del femminismo negli anni 90.

Certo non era mai successo in Italia che ci fossero contemporaneamente due donne, ai vertici dei più importanti partiti, a capo del governo e dell’opposizione. Due donne che non potevano essere più diverse: per ideologia, estrazione sociale, posizioni, modello culturale e sociale. “Sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana”, aveva detto la leader di Fratelli d’Italia in un discorso a Piazza San Giovanni a Roma nel 2019 diventato emblematico di una scalata inarrestabile costruita passo dopo passo. “Sono una donna, amo un’altra donna e non sono una madre. Ma non per questo sono meno donna”, aveva replicato nel comizio finale della campagna elettorale per le ultime politiche dello scorso settembre in Piazza del Popolo a Roma Schlein

Accomunate solo dal loro essere in qualche modo “underdog”, sfavorite alla partenza, non le hanno viste arrivare appunto.

Levenstein, figlia di una madre femminista, ha aderito per la prima volta a un movimento quando era studentessa universitaria, negli anni ’90.“In quegli anni, la maggior parte delle persone non riconobbe il respiro e la profondità dell’organizzazione femminista perché tutti si aspettavano un femminismo sul modello di quello diffuso sui media negli anni Sessanta o Settanta”. E invece secondo lei stava cambiando tutto, stava nascendo qualcos’altro.

Qualcos’altro che vive e nasce oggi in Italia una stagione particolare, per combinazione o forse no, proprio a ridosso dell’8 marzo. Il dibattito sul femminismo, sulle leadership femminili in Italia, passerà inevitabilmente da Meloni e Schlein

LEGGERE TALI PAROLE CREDO SIA UTILE PER TUTTI CI FANNO CRESCERE !!!

Il Mahatma Gandhi

L’India prima di Gandhi. Una nazione divisa

GANDHI: LA TEORIA DELLA NON-VIOLENZA

«Il genere umano può liberarsi della violenza soltanto ricorrendo alla non-violenza. L’odio può essere sconfitto soltanto con l’amore. Rispondendo all’odio con l’odio non si fa altro che accrescere la grandezza e la profondità dell’odio stesso.» (M. Gandhi)

Mohandas Gandhi, nato nel 1869 e più tardi conosciuto in India come il “Mahatma” (grande anima), nella sua lotta per l’indipendenza indiana dal dominio coloniale britannico formulò la teoria del “satyagraha”, ovvero della “forza della verità”, “perseveranza nella verità” o resistenza non-violenta.

Secondo Gandhi la violenza è uno strumento che non dev’essere utilizzato in nessuna condizione, qualunque sia il suo fine, in quanto produce sofferenza, distruzione reciproca e, in ultima istanza, produce ulteriore violenza. In altri termini, la violenza alimenta violenza generando circostanze poco auspicabili e vantaggiose per nessuno.

Il Mahatma sosteneva che coloro che fanno uso dello strumento della violenza sono convinti che il fine giustifichi i mezzi, ammettendo dunque qualsiasi grado di sofferenza e distruzione pur di arrivare ad un dato obiettivo. Tuttavia, tale convincimento presuppone che utilizzando la violenza, colui che la ritiene opportuna sostenga, allo stesso tempo, di agire dalla parte del “giusto” secondo principi morali, etici o di altro tipo. Secondo Gandhi, tuttavia, nessuno possiede la completa verità, valori etici e morali sono concetti relativi e, pertanto, nessuno ha la facoltà di stabilire chi siano i “giusti” e chi gli “ingiusti” che debbano essere puniti.

Partendo dal presupposto che gli uomini siano tutti eguali e meritino il dovuto rispetto, la violenza collide con il concetto di razionalità mentre il satyagrahi (ovvero colui pratica la non-violenza) incoraggi e sia conforme al raziocinio. In altre parole, la violenza non è mai figlia della razionalità dell’individuo ma è figlia delle passioni.

Seppur rigetti la violenza, Gandhi non nega le possibilità di conflitto, inteso come ribellione alle ingiustizie subite. Il conflitto è dunque necessario laddove vi siano situazioni di dominio, ovvero circostanze in cui alcuni neghino l’autonomia e le libertà di altri, come nel caso dell’India sotto il dominio britannico.

La ribellione però si struttura secondo metodi non-violenti e di mobilitazione di massa di individui guidati dal principio del satyagraha.

La non-violenza è anche più efficiente della violenza poiché sconfiggendo l’avversario con la violenza (ad esempio militarmente) non si elimina il germe del conflitto, poiché non converte il nemico. La rivolta non-violenta, invece, tende a convertire il nemico convincendolo che la sua azione e ideale sia quello giusto, eliminando così il germe del male.

Infine, la teoria della non-violenza di Gandhi, che può essere adottata da chiunque, presuppone però una qualità da parte dell’individuo: il coraggio. Questo perché l’azione non-violenta presuppone comunque dei rischi. Gandhi ritiene infatti che il coraggio sia l’unica via verso il cambiamento e coloro che non sono dotati di sufficiente coraggio, non abbiano gli strumenti per condurre una lotta non-violenta ed è pertanto meglio essere dalla parte dei violenti piuttosto che essere indifferente e incapace di ingaggiare un’azione non-violenta dinnanzi alle ingiustizie.

Estremizzando il suo ragionamento, Gandhi intendeva ribadire l’universalità dell’azione non-violenta, applicabile in qualsiasi circostanza.

La teoria della non-violenza gandhiana fu tuttavia criticata proprio per la sua inapplicabilità in alcune circostanze (ad esempio, gli ebrei sotto il regime nazista) e, secondo altri, per la condizione perpetua della violenza, come strumento ineliminabile.

UNA PRESIDE E UN INSEGNANTE DEBBONO EDUCARE AL DI SOPRA DELLE PARTI SE SONO DEI VALENTI EDUCATORI!!!

La lettera della preside Savino, il testo integrale

Cari studenti, in merito a quanto accaduto lo scorso sabato davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze, al dibattito, alle reazioni e alle omesse reazioni, ritengo che ognuno di voi abbia già una sua opinione, riflettuta e immaginata da sé, considerato che l’episodio coinvolge vostri coetanei e si è svolto davanti a una scuola superiore, come lo è la vostra. Non vi tedio dunque, ma mi preme ricordarvi solo due cose. 

Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti.

‘Odio gli indifferenti’ – diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee. 

Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni.

Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza.

Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura.

Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé.

Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così”. 

E COSI’ L’ATER FA CASSA RUBANDO I SOLDI AGLI ASSEGNATARI

QUESTO HA RISPOSTO L’ATER ALLA SIG.RA IN MODO GENERICO, DI FRONTE A TALI RISPOSTE I CITTADINI DOVREBBERO AVERE LE PALLE DI FARE UNA BELLA QUERELA ALL’ATER IN QUANTO SE TI INVIO 1.708,00 EURO PER APERTURA PRATICA VENDITA A GIUGNO 2021 E A MARZO 2023 ANCORA NON MI HAI FATTO ACQUISTARE I 1.708,00 EURO ME LI DEVI RESTITUIRE CON GLI INTERESSI E DE CORSA ALTRIMENTI TI QUERELO CARA ATER PER TRUFFA!!!

PURTROPPO GLI ITALIANI NON SONO ABITUATI A DIFENDERSI E L’ATER DI ROMA FA COME GLI PARE !

UNA VERA INDECENZA!!!

SPERO E MI AUGURO CHE TALE PERSONA INVII DI CORSA UNA RACCOMANDATA A/R CHIEDENDO IMMEDIATAMENTE IL RIMBORSO CON GLI INTERESSI DEI 1.708,00 EURO, IN QUANTO HANNO9 VIOLATO I TERMINI DI LEGGE PER LA VENDITA.

Gentile Dottoressa Addante,

mi chiamo  ho un quesito al quale, probabilmente, soltanto Lei può dare risposta:

A giugno 2021 ho aderito al piano di alienazione immobili Ater pagando il bollettino di € 1701,00  (Piano Lupi), per acquistare un immobile Ater  assegnato ai miei nonni, in quanto io parente di secondo grado.

L’iter di compravendita avrebbe dovuto concludersi entro un anno, come da comunicazioni Ater.

Prima di aderire al piano vendite, mi ero informata con varie banche e una banca  offriva una vantaggiosa agevolazione finanziando il 100% del costo immobile (iva compresa), oltre alle spese notarili.

Dopo vari solleciti scritti, Ater mi ha scritto in questi giorni, dopo quasi due anni dall’adesione, per procedere alla vendita.

Ad oggi, le condizioni della banca sono completamente cambiate ed io non ho la possibilità di acquistare viste le nuove condizioni dei mutui.

Vorrei sapere se secondo lei sussistono i presupposti, visti i ritardi Ater, per rinunciare all’acquisto chiedendo il rimborso dei € 1701.00.

Allego comunicazione pubblica Ater.

Ringraziandola in anticipo, porgo distinti saluti.

 

Valentina Gasparri

MA L’ATER DI ROMA PRIMA DI SCRIVERE CERTE CORBELLERIE PENSA???

Gentile dott.Follega e Gentile Direttore,

vorrei capire quale articolo di legge utilizzate di fronte a simili situazioni: assegnate una casa fatiscente ovvero invivibile e già per questo dovreste essere condannati.

Dopo estenuanti richieste e pressioni da parte mia gli date finalmente un alloggio quasi decente, ma glie lo date per il tempo necessario che voi con la massima calma ristrutturate l’altro alloggio e poi li trasferite nuovamente.

Solo una mente disturbata può scrivere una cosa simile, in quanto non tiene conto affatto che cosa sia un trasloco e che gli esseri umani non sono polli di allevamento vi dovete solo vergognare a scrivere simili assurdità, che oltretutto non hanno nessun sostegno legislativo.

Inoltre, vi informo che in psicologia il trasloco è un trauma simile al divorzio, per cui prima di trattare i cittadini in codesto modo dovete ricordarvi che sono esseri umani e no soprammobili!!!

Pertanto vi comunico che tale famiglia dall’alloggio che gli avete assegnato “provvisoriamente” a seguito “dell’indecente e inabitabile alloggio che gli avevate assegnato”, QUESTA FAMIGLIA DA LI NON DOVRA’ ESSERE PIU’ TRASFERITA!!!

E IMPARATEVI AD ESSERE UN TANTINO UMANI, MA MI RENDO CONTO CHE CHI TIENE IL CULO AL CALDO E STRAPAGATO NON RIESCE A CAPIRE CERTI DISAGI.

cordiali saluti

Annamaria Addante

BRUNO ASTORRE CI HA LASCIATO!!!

Massimiliano Baldini

La notizia della morte di Bruno Astorre mi sconvolge. Questa mattina alle 11.15 mi aveva telefonato per sapere come andava il mio nuovo lavoro a Risorse per Roma. Una telefonata cordiale e inattesa, una premura tipica dell’uomo, quasi paterna. Ora sono senza parole! Ti sia lieve la terra Bruno. Un abbraccio a tutti i suoi cari e alle persone che negli anni gli sono state vicino.

ECCO CHI ERA BRUNO ASTORRE!!!

Il senatore Bruno Astorre trovato morto. Ipotesi suicidio

E’ MORTO BRUNO ASTORRE LO HO APPRESO CON VERO SGOMENTO, IN QUANTO LO CONOSCEVO ESSENDO STATO ANCHE LUI ASSESSORE ALLA CASA E CHE MOLTO ONESTAMENTE MI FECE CAPIRE MOLTE COSE  SU CHI VERAMENTE GESTIVA IL PROBLEMA CASA, MA QUELLI ERANO POLITICI VERI, PURTROPPO OGGI E’ RARO TROVARLI.

NON SAPEVO CHE SOFFRIVI DI DEPRESSIONE, UN MALE ORRIBILE INFATTI E’ CHIAMATO IL MALE OSCURO, CHE PORTA AL SUICIDIO PERCHE’ E’ UN DOLORE E UNA ANGOSCIA INSOPPORTABILE CHE SOLO LA MORTE TI PUO’ LIBERARE DA TALE ANGOSCIA E SOFFERENZA RIPOSA IN PACE CARO BRUNO.

CHE DIO TI ACCOLGA TRA LE SUE BRACCIA CARO BRUNO E CHE AIUTI LA TUA FAMIGLIA A SUPERARE UN DOLORE COSI IMMENSO.

Bruno Astorre, senatore del Partito Democratico, è morto mentre si trovava in uno degli uffici del Senato a palazzo Cenci. A dare l’allarme, intorno alle 12:45 circa di oggi, 3 marzo, alcuni funzionari.

Chi era Bruno Astorre

Bruno Astorre, nato a Roma l’11 marzo 1963, avrebbe tra poco compiuto 60 anni. Senatore dal 2013 era segretario regionale del Partito Democratico nel Lazio dal dicembre del 2018. Era sposato con Francesca Sbardella, sindaca eletta con il Pd di Frascati.

In molti lo stimavano e fin da subito una piccola folla si è radunata sotto gli uffici del Senato. Presenti tanti amici e colleghi di Astorre, da Beatrice Lorenzin, in lacrime, al segretario del Pd, Andrea Casu, fino a Michela Di Biase, Svetlana Celli, la presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, Marco Furfaro, Umberto Croppi. Si è visto, visibilmente provato, anche Nicola Zingaretti. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha chiesto che le bandiere del Senato siano esposte a mezz’asta per ricordarlo

Il cordoglio

Saputa la notizia in tanti hanno espresso il loro cordoglio. “Sconvolto dalla notizia della scomparsa del senatore Bruno Astorre. Una persona intelligente e generosa che ha dato moltissimo al nostro territorio. Mi stringo al dolore dei suoi cari e di tutta la comunità democratica che gli voleva bene”, il messaggio del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Sono profondamente turbata dalla notizia della scomparsa di Bruno Astorre. Un avversario appassionato e leale, una persona perbene. A nome mio e del Governo, mi stringo al dolore della moglie, della famiglia e della sua comunità politica”, il tweet di Giorgia Meloni.

Vicinanza anche dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: “Esprimo profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa del senatore e segretario del Pd. Astorre ha servito la Regione da assessore e consigliere regionale, arrivando a ricoprire la carica di presidente dell’aula della Pisana. Alla sua famiglia rivolgo le più sentite condoglianze da parte mia e di tutta la Regione Lazio”.

“Rimango attonito alla tragica notizia della morte di Bruno Astorre. Non riesco a trovare parole di fronte ad un simile dramma. C’è il silenzio. C’è la preghiera. L’abbraccio ai suoi cari”, ha scritto su twitter Enrico Letta.

“Profondo dolore ed enorme tristezza per la scomparsa del senatore Bruno Astorre. Un amico e un avversario politico leale, che ha interpretato in questi anni le istanze più profonde del territorio del Lazio. Pur se da posizioni politiche diverse, abbiamo avuto modo di condividere esperienze politiche e battaglie con l’obiettivo di sostenere le istanze dei cittadini e del territorio. Dedizione e passione hanno contraddistinto tutta la sua storia politica. Confrontarsi con lui, per me, ha sempre rappresentato un proficuo momento di dialogo. Alla moglie Francesca, alla sua famiglia e alla sua comunità politica giungano le mie più sentite condoglianze”, il ricordo del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

“Apprendo con tristezza della morte di Bruno Astorre, un uomo la cui storia politica rappresenta quell’inscindibile e importante legame tra istituzioni e territorio. Una perdita dolorosa, per cui tutta la comunità del M5s si stringe vicino alla sua famiglia e ai suoi cari”,

LA VENDETTA DEL PD SULL’ATER DELLA PROVINCIA!!!!!

STRANAMENTE E GUARDA CASO DOPO CHE IL PD HA PERSO LE REGIONALI IL SINDACO DI VELLETRI SI SVEGLIA E FA PIGNORARE I CONTI DELL’ATER DELLA PROVINCIA DI ROMA!

UN’AZIENDA CHE HA SEMPRE SVOLTO A DOVERE IL SUO COMPITO E CHE TALE DEBITO E’ DOVUTO SOLO ED UNICAMENTE ALL’INCAPACITA’ POLITICA DELLA REGIONE LAZIO CHE NULLA HA FATTO PER RISOLVERE TALE PROBLEMA, ANZI LO HA PEGGIORATO!!!

IL PD SI DOVRA’ PREOCCUPARE DEL PRESTITO FATTO ALL’ATER DI ROMA PER PAGARE ANCH’ESSA IL DEBITO ICI PRESTITO CHE NON POTEVA FARE, MA GUARDA CASO DELL’ATER DELLA PROVINCIA INVECE SE NE E’ SEMPRE FREGATA FORSE PERCHE’ IL DIRETTORE BUSSI ERA PERSONA TROPPO SERIA E COME TUTTI GLI OPERATORI DELLA PRO9VINCIA NON DISPONIBILI A FARE CONTRATTI AGLI AMICI DEGLI AMICI COME INVECE HA FATTO L’ATER DI ROMA E ALL’ORA IL PD CHE FA COLPISCE GLI ONESTI!!!

QUESTA COSA E’ VERAMENTE INDECENTE DOVURTA SOLO ED UNICAMENTE ALLA INCAPACITA’ POLITICA E GESTIONALE DELL GIUNTA ZINGARETTI!!!

COME ASSOCIAZIONE CHIEDIAMO AL PRESIDENTE ROCCA DI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE PER RIDARE ALL’ATER DELLA PROVINCIA LA POSSIBILITA’ DI LAVORARE,  CHE QUALCUNO STA TENTANDO DI TOGLIERE PER VENDETTA!!!

TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA’ ALL’ATER DELLA PROVINCIA CHE HA SEMPRE LAVO0RATO NELLA LEGALITA’ E NELLA TRASPARENZA!!!

CORAGGIO DIRETTORE BUSSI E CORAGGIO A TUTTI I LAVORATORI DELL’ATER DELLA PROVINCIA!!!

Conti Ater pignorati su affondo della Velletri Servizi: a rischio stipendi e lavori. Lo sfogo del direttore Luigi Bussi

Conti Ater pignorati su affondo della Velletri Servizi: a rischio stipendi e lavori. Lo sfogo del direttore Luigi Bussi

Con un clamoroso affondo della Velletri Servizi, la municipalizzata del Comune di Velletri, si è arrivati al pignoramento dei conti dell’ATER, l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica della Provincia di Roma.

Un’azione muscolare che ha comportato un epilogo che avrà conseguenze durissime anche per tutti gli interventi da effettuarsi negli edifici di edilizia residenziale pubblica del territorio, anche di manutenzione ordinaria, con rischi sociali enormi per le persone (di tutta la provincia di Roma) che in quelle palazzine vi vivono. (UN’OPERAZIONE POLITICA DEI PERDENTI DIREI )

Un fulmine a ciel sereno per tanti, così come confermato dal Direttore Generale dell’Ater della provincia di Roma, il dott. Luigi Bussi, che a Castelli Notizie ha confermato quanto accaduto, non facendo mistero della sua profonda amarezza per la piega presa da una vicenda che affonda le radici negli anni passati. Per il mancato pagamento della vecchia Ici, e dell’Imu, i conti dell’Ater della provincia di Roma sono quindi stati pignorati, proprio a seguito dell’iniziativa portata avanti dalla Velletri Servizi. ( CHI CI STA DIETRO A VELLETRI SERIZI?)

Quanto accaduto sta già avendo conseguenze notevoli, visto che il congelamento dei conti bloccherà anche i lavori che stavano per partire, nella stessa Velletri compresa. Niente stipendi ai lavoratori, quindi, ma anche stop ai lavori di manutenzione, con un epilogo disastroso non solo per le casse, congelate, ma anche per tanti sospirati interventi, attesi da anni dai residenti. Il tutto per rientrare di un credito le cui somme non riscosse sono agli atti da tempo, riferendosi soprattutto all’imposta sugli immobili.

“La Velletri Servizi – ci spiega Luigi Bussi – vanta un credito per il quale i miei predecessori avevano sottoscritto un piano di rientro accettato dalla Velletri Servizi stessa”. L’Ater, dopo essere rimasta indietro di alcune rate, (MA CHE STRANO ALL’ATER DI ROMA ZINGARETTI HA FATTO IL PRESTITO PER PAGARE LE RATE E PERCHE’ NON LO HA FATTO ANCHE ALL’ATER DELLA PROVINCIA FORSE PERCHE’ IL DIRETTORE NON ERA DEL PD E NON ERA AMICO DI SMERIGLIO?) complice anche una morosità altissima da parte degli inquilini, si è ritrovata a dover subire l’onta dei conti bloccati, proprio quelli attraverso i quali l’azienda paga stipendi, riscuote gli affitti e procede all’effettuazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. A rischio, d’ora innanzi, ci saranno quindi anche tanti servizi, dalle luci negli immobili alla manutenzione degli ascensori, passando per le centrali termiche e tutto quanto è collegato agli interventi quotidiani dell’Ater. E tutto questo non solo a Velletri, ovviamente, ma in tutta la provincia di Roma.

Hanno bloccato l’azienda e non possiamo più pagare nessuno, neppure chi fa la manutenzione ordinaria nei Comuni. E’ stata messa in ginocchio l’operatività dell’Ater”, dichiara Bussi amareggiato, non prima di aver riferito di aver fatto “diverse riunioni, con la Velletri Servizi e telefonicamente con il Sindaco, per scongiurare un epilogo del genere”, sino a mettere anche degli immobili a garanzia, “così come concordato precedentemente ad una riunione fatta in Regione con Velletri Servizi e Comune.  Eppure non ne hanno voluto sapere”, ribadisce Bussi, che ha poi acceso i riflettori sulle conseguenze che tale scelta comporterà: “A rimetterci saranno proprio i cittadini, visto che l’altro giorno ho appaltato una gara a Velletri legata al PNRR, per interventi di manutenzione straordinaria ed efficentamento energetico in via Giuseppe Di Vittorio per un valore di 5 milioni, cui non posso dare seguito proprio perché coi conti bloccati non possiamo neppure dare gli anticipi alle aziende per mettere i ponteggi”.(PURTROPPO CARO BUSSI IL PD SI STA VENDICANDO)

Difficile capire quale sarà l’evoluzione, dopo una mossa così sorprendente da parte della municipalizzata del Comune di Velletri: “Ho chiamato il Prefetto facendogli presente l’interruzione di pubblico servizio”, replica Bussi quando gli si chiede come si potrà uscire da tale impasse.C’era già un piano di rientro e non siamo mai venuti meno all’intenzione di trovare una soluzione”, ha aggiunto. (E QUESTO DIMOSTRA SOLO UNA CATTIVERIA E UNA VENDETTA POLITICA!)

E’ chiaro a tutti, a questo punto, che si è in attesa dell’insediamento della nuova Giunta regionale, anche per capire chi sarà il nuovo assessore al ramo col quale interloquire.(INFATTI QUESTA E’ LA POLPETTA AVVELENATA CHE IL PD HA TIRATO AL NUOVO ASSESSORE ALLA CASA E ALLA GIUNTA ROCCHI!) Il passo in avanti della Velletri Servizi, tuttavia, ha fatto cascare il castello di carta, mettendo a rischio la tenuta dell’intero sistema.Gli avevamo dato la garanzia degli immobili e avevano anche accettato, ma poi si sono rimangiati tutto, non manifestando più l’interesse per una tale soluzione…Eppure noi dalla sola città di Velletri, tra occupanti abusivi e morosi, vantiamo crediti di 3 milioni e mezzo di euro e nonostante tutto abbiamo sempre fatto riunioni, concordate, privilegiando i rapporti istituzionali ai muro contro muro”.(CARO BUSSI E’ UNA VENDETTA POLITICA E’ MOLTO EVIDENTE!)

Come dire, che i soldi ci sarebbero se tutti i cittadini pagassero. Un’eventualità, questa, che si scontra però con tanti disagi sociali, in un momento storico in cui le povertà dilagano e in tanti fanno fatica ad arrivare a fine mese…

MA LA COSA PIU’ GRAVE E’ CHE L’ATER DELLA PROVINCIA DI ROMA AVEVA CHIESTO UN PRESTITO ALLA REGIONE LAZIO PER ROTTAMARE LE CARTELLE DEL DEBITO CONSIDERATE CHE OGNI CRTELLE ERA DI 380MILA EURO E PER CHIUDERE DEFINITIVAMENTE IL DEBITO SAREBBERO STATI NECESSARI CIRCA 6MILIONI, CHE IL SIG.VALERIANI ASSESSORE ALLA CASA HA SEMPRE RIFIUTATO, MA E’ STATO MOLTO DISPONIBILE INVECE A DARNE 34 MILIONI ALL’ATER DI ROMA,FORSE PERCHE’ ALL’ATER DI ROMA VI SONO I SUOI AMICI? E ALL’ATER DELLA PROVINCIA NO PERCHE’ IL DIRETRTORE NON E’ DEL PD? SE E’ COSI’ LA COSA E’ GRAVISSIMA!!!

MA DIO E’ GRANDE PERCHE’ LA VENDITA DELLA SEDE DA PARTE DEL DIRETTORE ANZI DEL PRESIDENTE-COMMISSARIO E’ STATA BLOCCATA DALL’ANAC,PERCHE’ FORSE E’ ILLEGALE???

Di fronte a tutto questo la Velletri Servizi, con conseguenze che rischiano di essere pesanti anche per tanti veliterni, ha ritenuto che il vaso fosse colmo e si potesse mettere in ginocchio un ente pubblico dalla cui attività quotidiana dipendono decine di migliaia di cittadini.(NON CREDO CHE LA VELLETRI SERVIZI ABBIA FATTO TUTTO CIO’ DA SOLA,MA CON LA COPERTURA POLITICA DI QUALCUNO  QUESTO E’ IL MIO DUBBIO PURTROPPO! CARO BUZZI LA NOSTRA ASSOCIAZIONE STA AL VOSTRO FIANCO PERCHE’ IN TUTTI QUESTI ANNI NON ABBIAMO MAI AVUTO NIENTE DA RIDEIRE SU DI VOI POICHE’ SIETE STATI SEMPRE ATTENTI E DISPONIBILI A RISOLVERE I PROBLEMI DEGLI UTENTI CORAGGIO CHE SUPEREREMO ANCHE QUESTO!!!)

CHIUSA INCHIESTA BERGAMO SU COVID, INDAGATI CONTE E SPERANZA!!!

Chiusa inchiesta Bergamo su Covid, indagati Conte e Speranza

Anche Fontana, Brusaferro, Locatelli ed ex assessore Gallera

(ANSA) – MILANO, 01 MAR – Sono una ventina gli indagati nell’inchiesta sulla gestione del Covid nella bergamasca che è stata chiusa oggi.

Tra questi, da quanto è trapelato, ci sono l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro Roberto Speranza, il Governatore della Lombardia Attilio Fontana, l’ex assessore Giulio Gallera, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.

Gli avvisi di conclusione dell’indagine sono in via di notifica. (ANSA).
  Primo Piano

IL MINISTRO FONTANA CHE VIETO’ AI MEDICI DI FARE LE AUTOPSIE, SOLO UN CRIMINALE PUO’ FARE SIMILI COSE!

CONTE CHE IN PIENA ESTATE RIAPRE LE DISCOTECHE SOLO UN IMBECILLE POTEVA FARE UNA COSA SIMILE!

E SPERANZA DOPO MESI CHE FINALMENTE UN MEDICO DI BERGAMO SE NE FREGO’ DELLE DISPOSIZIONI DEL MINISTRO E FECE L’AUTOPSIA A UN GIOVANE MORTO DI COVID E CAPI’ FINALMENTE CHE COSA ERA E COME POTERLO CURARE !

MA L’IMBECILLE SPERANZA  EMANO IL PROTOCOLLO UNA SETTIMANA DI VIGILE ATTESA E TACHIPIRINA!

MA PER FORTUNA I BRAVI MEDICI SE NE FREGARONO E CURARONO I MALATI DI COVID CON CORTISONE EPARINA E ANTIBIOTICO  PRECAUZIONALE E COSI MOLTISSIME PERSONE SI SALVARONO!

SPERANZA E CONTE E TUTTI GLI ALTRI DELLA GREPPIA DEBBONO ANDARE IN GALERA!!!

L’UNICA COSA CHE HANNO SAPUTO FARE VIOLARE LA COSTITUZIONE E ARRICCHIRSI CON I VACCINI!!!

E MO VEDIAMO LA SCHLEIN CHE DICE !

L’INDECENTE MODO DI LAVORARE DELL’ATER DI ROMA!!!

HO PUBBLICATO TALE E.MAIL OVVIAMENTE TOGLIENDO QUALSIASI RIFERIMENTO, PER DIMOSTRARE A TUTTI L’INDECENTE COMPORTAMENTO DELL’ATER DI ROMA, DOVUTO A INCAPACITA’ E NEGLIGENZA  DA PARTE DI CHI DI GESTISCE TALE UFFICIO, E SOPRATTUTTO DEL DIRETTORE

CHE EVIDENTEMENTE STA LI SOLO PER COMODITA’ SUA E NON CONTROLLA NULLA!!!

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Buonasera,
Sono in fase di acquisto dell’immobile in cui vivo, ma nonostante i solleciti fatti tramite @ a diversi indirizzi dell’Ater, la mia pratica risulta bloccata presso l’ufficio contabile e mi manca solo il nulla osta contabile per procedere con l’acquisto.

A chi mi posso rivolgere?

Faccio presente che il pagamento dei 1700 euro per partecipare all’acquisto di casa è stato PAGATO nel 2020 e la lettera con il prezzo indicato mi è arrivato a gennaio 2023 dopo vari solleciti.

Grazie

Salvini: “Voglio un nuovo piano casa con l’aiuto dei privati”

Salvini: "Voglio un nuovo piano casa con l'aiuto dei privati"

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CARO SALVINI,

MA LO SAI CHE ESISTE L’espropriazione per pubblica utilità è un istituto giuridico che consente allo stato di trasferire la proprietà privata di un bene nella sfera giuridica propria o di altri quando c’è un interesse pubblico. Tale sacrificio subito dal soggetto espropriato viene ricompensato con una indennità. 

MA STI POLITICI NON STUDIANO?

Salvini: “Pronto un nuovo piano casa”

“Il mio obiettivo da ministro è lanciare entro la legislatura un nuovo grande piano casa. Ci sono tanti investitori privati, fondi, enti previdenziali e assicurazioni che vogliono investire sulla casa e sull’edilizia residenziale. In Italia e non solo sugli hotel di lusso. Aprirò al ministero, non c’è mai stato, uno sportello per l’attrazione di fondi pubblici e privati e non solo per le grandi infrastrutture. Coi soli fondi pubblici non ce la facciamo, su casa trasporti e ferrovie accoglieremo ben volentieri quelli privati”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo al quartiere Gratosoglio di Milano per verificare uno dei programmi Pinqua finanziati dal ministero.