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HO LAVORATO QUASI 40 ANNI IN REGIONE E MI OCCUPO DI ATER DAL 1992, MA LO SCHIFO CHE HO VISTO IN QUESTE DUE LEGISLATURE TENUTE DA ZINGARETTI, MANCOIL PEGGIO DEMOCRISTIANO SAREBBE ARRIVATO A TANTO

Regione Lazio – Ecco perché le aspettative delle dipendenti Ater (Pace&Co.) sono illegittime

By redazione online – 6 Marzo 2025

Time to Read 6 min – 1273 word

Tutto è cominciato con la nomina di Andrea Napoletano al Gabinetto di Zingaretti. Prima di mollare l’Ater ha messo in piedi una Determina discutibile per portare in Regione le sue fedelissime.

Che sono rimaste al loro posto a dispetto di leggi e regolamenti e che “arrotondano” con missioni super pagate

ROMA – L’art. 52 del contratto Federcasa (a cui sono soggetti i dipendenti dell’Ater Roma) recita: “Al lavoratore non in prova può essere concesso, per motivi da valutarsi dall’Azienda, un periodo di aspettativa fino al massimo di un anno, senza alcuna corresponsione, né decorrenza di anzianità”.(MA PER LA PACE LE LEGGI E LE NORME NON HANNO MAI CONTATO)

In Regione e in Ater (soprattutto) per ora fanno finta di niente, ma il rischio di eventuale danno erariale (e non solo) è molto alto. Le carte non lasciano spazio a dubbi.

A rischiare, però, anche le quattro dipendenti attualmente contrattualizzate (illegittimamente) al GabinettoNon potevano e non possono non sapere che il loro contratto prevede al massimo un anno di aspettativa.

L’Ater deve richiamarle, come giustificano le funzionarie una assenza per aspettativa di quasi 7 anni? ( MA EVIDENTEMENTE TUTTI I FAVORI CHE LA PACE HA FATTO A CERTI POLITICI E ALLO STESSO NAPOLETANO HANNO AVUTO UN RISULTATO)

Dopo l’articolo de Il Fatto Quotidiano, i soggetti interessati hanno scelto la strada del silenzio, sperando di far passare, con la “melina”, questa pesante ingiustizia politico/amministrativa. (NON E’ CHE HANNO SCELTO E’ CHE NON POSSONO OBIETTARE UN CAZZO PERCHE’ STANNO IN TORTO MARCIO)

L’unico che ha provato a mettere un freno a questa palese illegittimità è stato il Direttore Generale di Ater Roma, Marco Rocchi (insieme al Commissario Orazio Campo), che ha scritto alla Regione Lazio sollevando pesanti perplessità sugli atti compiuti nella precedente gestione.(DUE PERSONE PER BENE)

Il problema è che la Regione non può lavarsene le mani, c’è dentro con tutte le scarpe e questo è facilmente dimostrabile dalla lettura delle carte.

Foto Valerio Portelli/LaPresse
 Andiamo con ordine e partiamo dal peccatoriginale, cioè dall’arrivo di Andrea Napoletano (nella foto in alto con la mascherina) al Gabinetto di Zingaretti dopo essere stato, fino ad un minuto prima (o dopo, dipende dai punti di vista) Direttore Generale di Ater Roma.

Il 9 novembre 2021 Andrea Napoletano viene nominato, con delibera di Giunta (Zingaretti), Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Lazio.

Napoletano, in quel momento, rivestiva l’incarico di DG di Ater Roma. Rimane nell’Azienda che gestisce le case popolari fino al 14 dicembre 2021 e firma il contratto con la Regione Lazio il 15 dicembre 2021 (così si intuisce dalla lettura del suo curriculum).

Con la nomina di Capo di Gabinetto in tasca (delibera del 9 novembre 2021) e prima di firmare il relativo contratto, compie un ultimo atto in qualità di DG di Ater Roma. Un atto che dal punto di vista amministrativo “grida vendetta”.

La Determinazione Direttoriale n. 816 del 7 dicembre 2021, infatti, prevede l’aspettativa senza assegni per un anno (almeno questo è giusto) ma con riconoscimento dell’anzianità di servizio per le dipendenti Michela Pace, Paola Pellegrino e Barbara Latini.( I FAVORI FATTI SONO STATI BEN RIPAGATI)

Le prime due in qualità di Responsabili di Struttura del Gabinetto (a 100 mila euro l’anno), la terza in qualità di Segretaria Particolare di Napoletano. La quarta dipendente, Valentina D’Aquila, arriverà alcuni mesi dopo. Un’infornata di fedelissime e tutte ovviamente schierate a sinistra (qualcuna impegnata anche politicamente).(LA PACE TEMO SIA STATA COSTRETTA A PORTARSELE TUTTE E 4, INFATTI PRIMA ERASNO 3, MABLA 4 ALLA FINE HA VINTO ANCHE LEI PERCHE’ SA TROPPE COSE E….)

Nell’atto si legge che trovano applicazione le norme generali del rapporto del pubblico impiego di cui al D.Lgs. 165/2001. Basta leggere atti interni, leggi regionali e sentenze di Tar e Cassazione per dubitare di tale affermazione.

Si legge, inoltre, “che risultano adeguate risorse interne per supplire, in via temporanea, a tali mobilità” (?, mobilità o aspettativa?). (MA HANNO LA FACCIA COME IL CULO L’ATER NON RIESCE PIU’ A LAVORARE PER CARENZA DI PERSONALE) Ci risulta, invece, che Ater lamenta di essere cronicamente sottorganico. 

La perla dell’atto di Napoletano è però un’altra. Il richiedente l’aspettativa delle tre dipendenti del Gabinetto è il Direttore al Personale della Regione, Luigi Nazzaro, che chiede ad Ater di porre in essere tutti gli atti per poter assumere le tre dipendenti.(E DI CHE VI MERAVIGLIATE, SE VOLEVA CONTINUARE A STARE LI DOVEVA OBBEDIRE)

Il DG (in quel momento ancora Napoletano) dà parere favorevole e successivamente Pace, Pellegrino e Latini ricevono la proposta di aspettativa che accettano.(MA NON MI DIRE 100MILA EURO SE LE SOGNAVA PIU’ TUTTO IL RESTO)

L’UNICA ASPETTATIVA CHE NON VIENE CHIESTA DAI DIPENDENTI, MA ACCETTATA!

Come ultimo regalo, Pace, Pellegrino e Latini ricevono dal loro precedente (e futuro) “capo” il riconoscimento dell’anzianità di servizio(PURE!!!).( MA NAPOLITANO LO SANNO PURE I SASSI CHE RISPONDE A COMANDO PERCHE’ SOLO QUELLO SA FARE)

                         Andrea Napolitano

A seguito di questo atto di alto profilo amministrativo, le tre dipendenti firmano il contratto con la Regione Lazio con decorrenza 1° gennaio 2022 e soltanto per un anno.(MA ALTRO CHE UN ANNO E’ PASSATO E QUELLE STANNO ANCORA LA!!!)

Al termine dell’anno di contratto, visto quanto enunciato nell’art. 52 del contratto Federcasa, ci si sarebbe aspettato il rientro alla base delle tre funzionarie. Invece, le aspettative (e i relativi incarichi in Regione) vengono rinnovate fino a fine legislatura (quella di Zingaretti, per intenderci marzo 2023).(E QUI CI STA GIA’ IL DOLO, MA TUTTI FANNO FINTA DI NON VEDERE)

Qualcuno potrebbe anche dire: “cosa saranno mai tre mesi?”. (ALLA FACCIA DEI 3 MESI)

Nulla, le leggi e i regolamenti vengono scritti per essere rispettati e non tutti lo fanno. Il problema, però, è che dopo la prima proroga, le tre funzionarie ci hanno preso gusto (probabilmente perché nessuno si è accorto di nulla) e grazie alla benevolenza dell’attuale amministrazione di centrodestra guidata da Francesco Rocca, hanno ottenuto una ulteriore proroga fino al termine dell’attuale legislatura, cioè altri 5 anni (fate il calcolo di quanto queste “compagne” portano a casa di stipendio ogni anno).( E QUI SINCERAMENTE NON CAPISCO IL PERRCHE’ UNO COME ROCCA SI FA COMANDARE DALLA SINISTRA E SOPRATTUTTO ANCHE DA UNA CERTA SINISTRA, MA FORSE L’ARTEFICE PIU’ CHE ROCCA E’ STATO IL SUO FEDELISSIMO CAPO DI GABINETTO AMMALIATO DALLE TRE VERGINI)

(SCUAnche l’ultima aspettativa, della durata di 5 anni, nasce da una richiesta dell’onnipresente Nazzarola Direzione regionale suddetta ha chiesto all’Ater Roma l’autorizzazione a favore dell’interessata per la proroga dell’aspettativa”. A cui segue: “sentita l’interessata, che ha espresso formale consenso con la mail del 29 maggio 2023”.(SCUSATE MA NAZZARO CHI CE LO HA MESSO IN QUEL POSTO? SE ROCCA NON SE DA NA SVEGLIATA SE NE VA A CASA E ANCORA NON LO HA CAPITO???)

Le due proroghe delle aspettative sono firmate dall’ex Direttore Generale Luca Luigi Manuelli, che ha preso il posto di Napoletano in Ater e, come il suo predecessore, è stato nominato durante la gestione “Zingaretti”.(IL DIRETTORE MANUELLI UN’ATRA SPORCA MARCHETTA PER AGEVOLARE GLI AMICI DEGLI AMICI E POI SI SA IL PD CON I MAGISTRATI STA IN OTTIMO RAPPORTO E LA MOGLIE DI MANUELLI CHE FA?)

Dunque, dopo un anno e mezzo di aspettativa già fruita e senza tornare in Ater, Michela Pace, Paola Pellegrino e Barbara Latini restano in Regione ottenendo, in continuità, una nuova aspettativa, questa volta di 5 anni, firmando un nuovo contratto.( LE ANCELLE NON POTEVANO TORNARE INDIETRO PERCHE’ IN ATER NON ERANO PIU’ BEN ACCETTE E SOPRATTUTTO CI RIMETTEVANO UN SACCO DI SOLDI)

Pace e Pellegrino in qualità di Responsabili di Struttura del Gabinetto e la Latini in qualità di funzionaria dello stesso Ufficio. Ecco perché gli zingarettiani se la comandano ancora alla grande in regione.(MA ALLA REGIONE SONO QUASI TUTTI DEL PD E DI QUELLI A SX DEL PD, SI FA PER DIRE PERCHE’ STI PERSONAGGI A SINISTRA HANNO SOLO L’ORGANO CARDIACO, PER IL RWESTO TUTTO A DX OVVERO IL PORTAFOGLIO)

Le aspettative sono palesemente illegittime, in Ater lo sanno e, soprattutto, lo sapevano.

Non poteva non saperlo la Regione Lazio, che è l’Ente che controlla proprio Ater Roma. Un pastrocchio senza precedenti in cui le tre dipendenti del Gabinetto, che fu di Zingaretti, si sono infilate senza colpo ferire.

In questo modo, però, il Presidente Rocca è stato indotto in errore (da chi?) firmando decreti e contratti su cui si nutrono molti dubbi. (DAL SUO AMATO CAPO DI GABINETTO AMMALIATO DALLE 4 ANCELLE CHE PRATICAMENTE LO HANNO MESSO IN MEZZO PERCHE’ SONO MOLTO, MA MOLTO ABILI)

Anche a voler considerare legittimi gli atti firmati a giugno 2023, oggi il Governatore non può far finta di niente e dovrebbe correre ai ripari annullando in autotutela i decreti e le assunzioni.

Per far comprendere la “leggerezza” con cui sono state trattate le posizioni delle dipendenti dell’ex Gabinetto di Zingaretti, basta leggere la lettera che gira ormai da settimane in Ater.

La lettera con cui il DG Rocchi punta il dito sulla precedente amministrazione di Ater e sulla Regione: “l’Avv. Pellegrino è rientrata recentemente in Ater, in data 13 gennaio 2025 ha presentato una nuova richiesta di aspettativa con decorrenza 1° febbraio 2025 fino a fine mandato presidenziale, contrariamente al citato art. 52 (contratto Federcasa).(MA CHE SCHIFO!!!!)

Pensare che la Pellegrino è rientrata in Ater per ottenere un regolare passaggio di livello (senza concorso), nell’Avvocatura interna dell’Ater. Ottenuta la promozione, la Pellegrino, nonostante la cronica carenza di organico in Avvocatura, voleva rientrare in Regione. Avrà dimenticato, vista la sua assenza da Ater, cosa recita l’art. 52 del contratto Federcasa. (E PER FORTUNA E’ AVVOCATO, MA FORSE I PROTETTORI DELLA PACE NON VOLEVANO PIU’ ACCOLLARSI PURE LEI?)

La strada giusta è stata intrapresa, la Pellegrino non può tornare in Regione. L’aspettativa non può superare un anno. La Pace è in aspettativa dal 1 gennaio 2022.( E SAREBBE ORA CHE ALZI IL CULO DALLA POLTRONA DELLA REGIONE E TORNI IN ATER )

CARA MELONI ROCCA L’HAI VOLUTO TU, MA STAI IN GUARDIA PERCHE’ SE SEGUITA COSI’ TI DANNEGGIA!!!

TEMO CHE IN REGIONE CI SIA UN VIRUS CHE HA RINCOGLIONITO UN PO TUTTI!!!

PERCHE’ LEGGENDO QUESTO ARTICOLO DEL FATTO MI FA VENIRE TALE SOSPETTO, INFATTI MI CHIEDO COME PUO’ UN PRESIDENTE TENERSI NEL SUO GABINETTO I SUOI PEGGIORI NEMICI POLITICI, E ADDIRITTURA GLI RINNOVA L’INCARICO PER TUTTA LA DURATA DEL SUO MANDATO, ED E’ ANCHE AVVOCATO? O ABBIAMO UN’ALTRO DONALD TRUMP?

IO SPERO CHE IL PRESIDENTE NON SI FACCIA TROPPO INFLUENZARE DA CERTI PERSONAGGI E ASCOLTI I MELONIANI CHE MI SEMBRANO I PIU’ COMPETENTI, FORSE PERCHE’ LA MELONI LE CASE POPOLARI LE CONOSCE BENE!

QUESTO INCOMPETENTE DI ASSESSORE CREDE CHE LE CASE POPOLARI DEBBONO ESSERE TUTTE COME TBM  E SI DOVREBBE VERGOGNARE PERCHE’ QUELLE CASE SONO LA VERGOGNA DELLA SINISTRA!!!

QUANDO I POLITICI ERANO PERSONE SERIE COSTRUIVANO CASE POPOLARI E DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA NON SOLO A SAN SABA, MA A GARBATELLA, A VIA SABOTINO,A PIAZZA MELOZZO DA FORLI, SULLA VIA CASSIA E POTREI CONTINUARE.

SE LEGGETE TUTTO L’ARTCOLO HO FATTO LE MIE OSSERVAZIONI TRA PARENTESI E IN MAIUSCOLO, E AGGIUNGO GIU’ LE MANI DALLE CASE POPOLARI E ANNULLATE TUTTE LE PORCATE E LE MODIFICE FATTE DALL’ESSERE ABBIETTO DI ZINGARETTI E VALERIANI CON LA COMPLICITA’ DI PARI LORO!!!

C’è un gigantesco affare immobiliare a Roma, del potenziale valore di alcuni miliardi di euro, che rischia di spaccare definitivamente la già traballante maggioranza del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. E che ha movimentato, a suon di urla e pugni sbattuti sui tavoli, le ultime riunioni serali negli uffici del governatore (per ora osservatore imparziale). Si tratta della nuova legge regionale sulle Ater, le aziende che gestiscono le case popolari nel Lazio, per ora ancora allo studio nei corridoi dell’Ente. (CHE SAREMO CONTENTI DI LEGGERLE PRIMA CHE FATE CASINI PEGGIORI)

Il problema è che l’Ater Roma, su cui ricade la gran parte degli immobili di edilizia residenziale pubblica nella Capitale, è a un passo dal fallimento.(GRAZIE ALLA SINISTRA CHE L’HA GOVERNATA SIAMO GIUNTI A QUESTO!)

Così la Lega, che in giunta esprime l’assessore Pasquale Ciacciarelli, sta portando avanti la riforma di due leggi regionali chiave: la 12 del 1999 e la 30 del 2002. L’obiettivo è ripescare una proposta della precedente giunta, quella di centrosinistra guidata da Nicola Zingaretti, ovvero vendere gli immobili definiti di pregio, così da recuperare circa 500 milioni di euro e dare fiato alle casse societarie. “Stiamo discutendo, noi siamo quelli che hanno bloccato la svendita, però le Ater vanno risanate”, ha detto Ciacciarelli al Fatto.(CIACCIARELLI E’ UN INCOMPETENTE PLAGIATO DALLA PACE,QUALE SVENDITA HA BLOCCATO COSTUI???)

La ratio? A Roma ci sono interi quartieri, un tempo popolari e abitati da operai e ferrovieri, che oggi sono diventati zone di grande valore sociale e, dunque, anche catastale. E che hanno beneficiato di una rivalutazione figlia di efficaci narrazioni pop e di una gentrificazione incontrollata. (MA DOVE CAVOLO HANNO PRESO SIMILI NOTIZIE ?COSTUI ROMA MANCO LA CONOSCE PERCHE’ VIVE A FROSINONE)

C’è l’iconico complesso di Garbatella, ad esempio. C’è Testaccio. Ma soprattutto c’è San Saba, un piccolo e centralissimo rione-gioiello alle spalle dell’Aventino, dove i “villini” sono parte integrante del pregevole tessuto architettonico. Oltre 3.000 appartamenti in tutta la città. Mettere questi immobili sul mercato, oppure cederli a un fondo – come ammicca l’articolo 24 della bozza di riforma della legge 12/1999 – comporterebbe certo un introito importante per l’Ater, ma permetterebbe anche ai “palazzinari” romani, orfani da anni di generose modifiche ai piani regolatori, di lanciarsi nel redditizio mercato della “rigenerazione”: acquisto, ammodernamento, rivendita. E tanta liquidità.(MA SI PUO’ ESSERE PIU’ IDIOTI DI COSTUI? CREDO PROPRIO DI NO MA LA CONOSCE SAN SABA,LO SA CHE SI ERGE SU UNA COLLINETTA A RISCHIO DI FRANA? LO SA CHE SAN SABA LA COSTRUI IL MIGLIOR SINDACO CHE EBBE ROMA ERNESTO NATHAN E CHE FU REALIZZATA DA QUADRIO PIRANI  E FU IL PRIMO IMPORTANTE INVESTIMENTO D’ISTITUTO CASE POPOLARI, STUDIASSE CIANCIARELLI INVECEDI DARE RETTA ALLA PACE)

Il piano ha visto il veto di Fratelli d’Italia, con l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini – vicinissimo al ministro Francesco Lollobrigida – che ha già fatto capire che i meloniani non lo approveranno mai.(MENO MALE!!!)

Tutto risolto, dunque? Neanche per sogno. Perché a quanto trapela dalla Regione, il vero sponsor di questa proposta, più che la Lega, è il capo di Gabinetto di Rocca, il fedelissimo Giuseppe Pisano, uno a cui “affiderei tutta la mia vita” dice spesso il governatore ai suoi. (CHI QUELLO CHE PENDEVA DALLE LABBRA DELLA PACE ? QUELLO CHE SI E’ TENUTO NEL SUO GABINETTO OLTRE ALLA PACE ASLRTRI FUNZIONARI DELL’ATER CHE RISPONDONO TUTTI A UN NOTO POLITICO DI SINSTRA! CARO ROCCA TEMO CHE LA TUA VITA STIA IN PERICOLO)

La Regione è così spaccata letteralmente in due. E, secondo una delle due fazioni, non sembra essere un caso che oggi nell’ufficio di Gabinetto siano state assunte fino a fine legislatura tre dipendenti dell’Ater Roma in aspettativa non retribuita. Tra loro c’è Michela Pace – con un lungo passato da militante consigliera municipale di Sel, il partito di provenienza dell’ex vicepresidente Massimiliano Smeriglio – che lavora a stretto contatto con Ciacciarelli e che nella scorsa legislatura si è già occupata della proposta di vendita, poi arenatasi.

A sollevare dubbi sulla legittimità dei provvedimenti è stato il direttore generale dell’Ater, Marco Rocchi,(W ROCCHI!!!) che il 28 gennaio 2025 ha scritto al Gabinetto del presidente e al commissario dell’Ater Roma, Orazio Campo. Il contratto nazionale Federcasa – al quale rispondono i dipendenti Ater – all’articolo 52 (comma 1) prevede che al lavoratore “può essere concesso (…) un periodo di aspettativa fino al massimo di un anno” e non si prevedono rinnovi. Per almeno tre delle quattro dipendenti assunte in presidenza, tuttavia, tra il maggio e il giugno 2023, il governatore Rocca ha firmato decreti che prevedono un incarico fiduciario fino a fine legislatura. (MA IL PRESIDENTE ROCCA E’ STATO PLAGIATO? PERCHE’ LUI COME AVVOCATO DOVREBBE SAPERLE CERTE COSE,MA FORSE SI E’ FIDATO DI COLUI AL QUALE METTEREBBE IN MANO LA SUA VITA, PRESIDENTE APRI GLI OCCHI, PERCHE’ STAI IN PERICOLO!)E a Pace, il 9 ottobre 2024, è stato anche conferito un ruolo nella commissione esaminatrice dell’Ater Civitavecchia per un bando Erp. (MI VIENE IL DUBBIO E IL SOSPETTO CHE LA SIG.RA PACE STIA CERCANDO UNA POLTRONA IMPORTATE DA OCCUPARE ALL’ATER DI CIVITAVECCHIA PERCHE’ PER LEI ALL’ATER DI ROMA NON C’E’ PIU’ SPAZIO!!!)

SEMPLICEMENTE ALLUCINANTE LEGALITA’ E DIRITTO PER GLI AMICI DEGLI AMICI NON ESISTE!!!

Regione Lazio – La “Missionaria” Pace non può più stare al Gabinetto, aspettativa illegittima

Clamoroso scoop del “Fatto Quotidiano” che tira fuori una nota del Direttore Generale di ATER Roma. Il contratto Federcasa parla chiaro. Se l’aspettativa non rispetta la legge inficia anche il contratto e il decreto. Chi deve intervenire lo faccia senza esitazione

ROMA – Il “caso Pace”, sollevato a più riprese da Etruria News, ha assunto oggi rilevanza nazionale. Se ne è occupato il “Fatto Quotidiano” nell’edizione odierna, con un articolo preciso e puntuale di Vincenzo Bisbiglia.

Le rivelazioni sono clamorose: il Direttore Generale di ATER Roma scrive alla Regione per dire che il contratto Federcasa (a cui sono soggetti i dipendenti dell’Azienda guidata da Orazio Campo) prevede una aspettativa di un anno al massimo e non rinnovabile.

Dunque, Michela Pace, che abbiamo seguito nelle sue trasferte/missioni in quel di Civitavecchia e scoperto la sua ricca consulenza presso l’Azienda a “guida” Fasoli (a cui aggiunge un lauto stipendio regionale di 100mila euro), si troverebbe al Gabinetto della Regione Lazio con un’aspettativa illegittima. Cosa che provocherebbe, a cascata, dubbi anche sul suo contratto e sul decreto di nomina.

(L’ASSESSORE CIACCIARELLI PENDE DALLE LABBRA DELLA PACE)

È doveroso, dopo lo scoop del Fatto, andare avanti e capire come sia stato possibile far “passare” questa anomalia amministrativa. Possibile che nessuno si sia accorto di tutto ciò prima della segnalazione del Direttore Generale di ATER Roma?

Eppure l’art. 52 del contratto Federcasa parla chiaro: non si può andare oltre l’anno di aspettativa.

ATER deve agire subito per arginare questa illegittimità evidente, anche perché la “cosa pubblica” non può essere gestita a piacimento.

Ci chiediamo, inoltre, come mai in Regione sia stata accettata una aspettativa lunga quasi 7 anni (va considerato il fatto che la Pace, oltre a godere di un contatto e di 5 anni con Rocca, ha già usufruito dello stesso trattamento nell’ultimo periodo della scorsa legislatura), visto che lo stesso Ente dovrebbe vigilare sull’operato delle ATER. Il Direttore al personale della regione Lazio, Nazzaro, dovrebbe sapere (o perlomeno si dovrebbe informare) cosa prevede in merito l’Azienda (della Regione) che concede l’aspettativa.

Anticorruzione e Corte dei Conti intervengano immediatamente, anche perché ormai il gioco (politico) è fin troppo chiaro. L’articolo di Bisbiglia non lascia spazio a dubbi. L’illegittimità è stata coperta per fin troppo tempo.

Nei 10 anni di governo regionale Zingaretti ha portato a termine (spesso male) molte azioni del suo programma. La legge sulle ATER era rimasta lettera morta. Fino ad ora…

I nostri articoli sulle visite e invasioni di campo della pace presso l’Ater di Civitavecchia hanno fatto tanto rumore, ma non hanno “solleticato” la curiosità dell’opposizione di centrosinistra.

Abbiamo capito il perché. Nessuno dall’opposizione solleverà dubbi sui decreti e sulle aspettative delle dipendenti ATER Roma. Il motto è “non si colpisce una di noi”.

Come detto è doveroso fare chiarezza… Lo faremo molto presto.

– SEGUE –

PROSSIMAMENTE SU QUESTO BLOG

RITENGO TALE SITUAZIONE VERAMENTE INDECENTE E VERGOGNOSA EPPURE IL PRESIDENTE ROCCA E’ ANCHE UN AVVOCATO, MA FORSE NEMMNENO LO SA AVRA’ FIRMATO FIDANDOSI DEL SUO CAPO GABINETTO CHE EVIDENTEMENTE E’ STATO PLAGIATO A DOVERE, PERCHE’ SINCERAMENTE UNA COSA SIMILE E’ INACCETTABILE!!!

MA VEDRETE CHE TUTTI DESTRA E SINISTRA D’AMORE E D’ACCORDO RISOLVERANNO IL PROBLEMA NOMINANDOLA DIRETTORE A CIVITAVECCHIA, VISTO CHE  LA SEDE E’ MANCATE

NON HO PAROLE ORMAI STO PAESE E GESTITO SOLO DAI PREPOTENTI

 

E CHI E’ CHE LA PROTEGGE FINO A QUESTO PUNTO DI SERIA ILLEGITTIMITA’?

Regione Lazio – La “Missionaria” Pace non può più stare al Gabinetto, aspettativa illegittima

Clamoroso scoop del “Fatto Quotidiano” che tira fuori una nota del Direttore Generale di ATER Roma. Il contratto Federcasa parla chiaro. Se l’aspettativa non rispetta la legge inficia anche il contratto e il decreto. Chi deve intervenire lo faccia senza esitazione

ROMA – Il “caso Pace”, sollevato a più riprese da Etruria News, ha assunto oggi rilevanza nazionale. Se ne è occupato il “Fatto Quotidiano” nell’edizione odierna, con un articolo preciso e puntuale di Vincenzo Bisbiglia.

Le rivelazioni sono clamorose: il Direttore Generale di ATER Roma scrive alla Regione per dire che il contratto Federcasa (a cui sono soggetti i dipendenti dell’Azienda guidata da Orazio Campo) prevede una aspettativa di un anno al massimo e non rinnovabile.

MA QUESTA FUNZIONARIA DELL’ATER E’ MAI POSSIBILE CHE RIESCE SEMPRE A FARE COME GLI PARE SENZA MAI REGOLE?

MANCO AVESSE IL PAPA COME PROTETTORE, CERTO CHE E’ VERAMENTE STRANO CIO’ CHE ACCADE ALL’ATER E ALLA REGIONE4!

PERCHE’ NON CAPISCO PRECHE’ IL PRESIDENTE ROCCA SI E’ MANTENUTO UNA DIPENDENTE DELL’ATER LEGATA E  SEMPRE MOLTO DISPONIBILE A UN CERTO POLITICO DI SINISTRA,

MA ALL’ATER E ALLA REGIONE COMANDA ANCORA UNA CERTA SINISTRA? DA CIO CHE VEDO E CHE LEGGO TEMOPROPRIO DI SI E ALLORA A CHE SERVE VOTARE???

 

MA E’ NORMALE CHE GLI ALLOGGI AUTOFINANZIATI OVVERO PAGATI GIA’ IN PARTE DALL’ASSEGNATARIO LA REGIONE AL DECESSO DELL’ASSEGNATRIO SE LO VENDE ALL’ASTA LUCRANDOCI SOPRA!!!

LA PIU’ GRANDE TRUFFA FATTA DA VALERIANI E ZINGARETTI E’ LA VENDITA ALL’ASTA DEGLI ALLOGGI POPOLARI SOPRATTUTTO QUELLI AUTOFINANZIATI, OVVERO GIA’ PAGATI IN PARTE DALL’ASSEGNATARIO AL QUALE L’ATER DOVEVA DEFINIRE LA VENDITA!

E INVECE CHE FA ZINGARETTI E VALERIANI?

SENZA VERGOGNA CON L’AVALLO DI TROMBETTI E PATANE’, ALLA MORTE DELL’ASSEGNATARIO AL QUALE NON SI CAPISCE PERCHE’ NON GLIE LO HANNO PIU’ VENDUTO, SE LO VENDONO ALL’ASTA E QUESTA E’ UNA TRUFFA BELLA E BUONA!!!

I CITTADINI SPERAVANO CHE VISTE LE PROMESSE FATTE DA FRATELLI D’ITALIA NELLA PERSONA DI MASELLI, STO MALEDETTO ART.48 BIS SAREBBE STATO ANNULLATO!!!

ORA SONO DUE ANNI CHE ROCCA E’ STATO ELETTO E NON SOLO NON E’ STATO ABOLITO IL 48 BIS COME AVEVANO PROMESSO, MA SE NE FREGANO TOTALMENTE DEL PROBLEMA CASA!!!

BASTA VEDERE CHI ASSESSORE LO STA GESTENDO PER CAPIRE IN CHE MANI STIAMO!!!

IO SPERO E MI AUGURO CHE QUALCHE ONESTO MAGISTRASTO SE NE RENDA CONTO E DICA QUALCOSA IN MERITO, ANCHE SE UN NOTO MAGISTRATO GIORNI FA MI DISSE CARA ANNAMARIA DESTRA E SINISTRA SULLE CASE POPOLARI STANNO TUTTI D’ACCORDO,

MA VI RENDETE CONTO???

L’UNICO CHE AVEVA FATTO QUALCOSA DI SERIO E’ STATO RENZI, MA LE REGIONI ALMENO IL LAZIO SE NE E’ FREGATO!!!

MA AL POPOLINO GLI CI STA BENE CHE HA PREFERITO FAR ELEGGERE LA PLURICONDANNATA  SALIS ANZICHE’ RENZI E MO CARO POPOLINO PRENDETELA…………

CHE STRANO AFFARE IL COMUNE CHE VA IN SOCCORSO DELL’INPIS, STA COSA MI PUZZA DI BRUCIATO!!!

Il Comune cerca le case, l’Inps deve venderle. La necessità fa virtù e frena (forse) anche gli sfratti (MA SE FRENA GLI SFRATTI IL COMUNE ACQUISTA CASE OCCUPATE ? E DOVE STA IL GUADAGNO PER IL COMUNE???

I rapporti tra Campidoglio e istituto previdenziale sono costanti. Dopo la compravendita di 120 alloggi nel 2023, si prospettano nuovi “affari” su 200 alloggi

Centoventi case acquisite nel 2023 con un esborso di 15 milioni di euro, altre 200 circa in fase di trattativa. Tra Roma Capitale e Inps i rapporti sono stretti, quotidiani. D’altronde la prima è alla disperata ricerca di alloggi popolari per far scorrere la graduatoria Erp, la seconda deve vendere per rispettare il piano di dismissioni e aumentare la liquidità in cassa. Una sintonia che nelle prossime settimane potrebbe portare anche a fermare una serie di procedure di sfratto in quartieri come Don Bosco, Magliana, Dragoncello.

Confronto Inps-Comune sugli sfratti

La possibilità di un tavolo di confronto sugli sfratti e sulle situazioni di morosità negli immobili di proprietà Inps si è concretizzata durante l’ultima commissione patrimonio di Roma Capitale. Il presidente Yuri Trombetti non ha usato mezzi termini: “Abbiamo comprato le case Inps – esordisce – ma se poi gli stessi da cui compriamo, sfrattano le persone, si genera un controsenso. Quello che chiediamo a Inps è di soprassedere in questa azione così forte e massiccia. Non fateci correre da uno sgombero all’altro”. Ad ascoltare c’è una dirigente dell’istituto previdenziale, Rita Di Paola. Che non si mette muro contro muro, anzi.( E CHI E’ CHE FA L’AFFARE IN QUESTO DUBBIOSO ACQUISTO? E CON TALE ACQUISTO QUANTE FAMIGLIE IN LISTA DI ATTESA HANNO AVUTO CASA? O HANNO COMPRATO QUELLE OCCUPATE IN FASE DI SFRATTO E SE FOSSE COSI’ PERCHE’? CHI FA L’AFFARE IN TALE OPERZIONE???)

L’apertura dell’istituto previdenziale

“Non sfrattiamo a cuor leggero – specifica Di Paola – e anche se non abbiamo come missione principale il sociale, cerchiamo di tenere in considerazione le situazioni più gravi. Certo, noi dobbiamo anche rispettare le norme. In ogni caso siamo disponibili a partecipare ad un tavolo di confronto con l’amministrazione per capire quali strategie portare avanti, tracciare una panoramica delle situazioni più gravi. A via Vincenzo Petra abbiamo sospeso tutte le attività di sfratto, per capire cosa fare nell’interesse di Inps e delle famiglie in difficoltà”.

In ballo altre 200 case da comprare

Insomma, potremmo trovarci all’alba di una stagione meno turbolenta, come si augurano soprattutto i sindacati inquilini (vedi Asia-Usb) che da anni picchettano gli accessi degli ufficiali giudiziari nei caseggiati Inps. Anche perché in ballo ci sono milioni di euro: dopo quelli incassati per le 120 case (non tutte ancora assegnate, sui numeri l’amministrazione nicchia e Italia Viva aspetta risposte da un accesso agli atti) tra Magliana, Don Bosco e Dragoncello, ne arriveranno altri per ulteriori 200. Non tutte libere.(RIPETO STA COSA MI PUZZA DI BRUCIATO CHI HA AVUTO TALE IDEA? E PERCHE’ COMPRARE ALLOGGI AFFITTATI QUANDO L’IMPIS HA UNO STABILE VUOTO DA ANNI IN VIA AMBARADAM? E TROMBETTI CONOSCE LA LEGGE DELLO STATO CHE PER PUBBLICA UTILITA’ SI PUO’ REQUISIRE? S’INFORMI TROMBETTI PRIMA DI FARE SPESE PAZZE)

L’auspicio dell’assessore Zevi

“Speriamo di acquisirle – l’auspicio di Zevi – soprattutto se sono ben mantenute. L’interlocuzione con enti come Inps è operativamente facile, anche se in molti casi non si tratta più di enti pubblici e quindi quando ci si va a parlare bisogna accettare che si chiedano prezzi di mercato. Con Inps questo avviene meno”. Tant’è vero che sempre la Di Paola ha aperto uno spiraglio sulla possibilità che si mettano da parte i tanto discussi valori OMI dell’Agenzia delle Entrate per valutare le unità immobiliari.

LA MIA IMPRESSIONE E’ CHE VOGLIONO FARE UN FAVORE A QUALCUNO E QUANDO SI FANNO I FAVORI CI SI GUADAGNA SPESSO O SBAGLIO?

Palazzi fatiscenti considerati “di pregio”: la lunga storia della dismissione Inps al Flaminio

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Inps e Comune si accordano per la compravendita delle case e lo stop agli sfratti
https://www.romatoday.it/politica/accordo-inps-comune-case-popolari.html
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ANCORA NON HANNO CAPITO CHE SONO PROPRIO LE LORO PAROLE CHE FANNO VINCERE LA DESTRA!!!

MA SANSONETTI SI RENDE CONTO DELLE CAVOLATE CHE DICE?

MA FORSE PERCHE’ NON SA CHE DIRE E SI TROVA IN IMBARAZZO.

MA CHE CENTRA IL DIRITTO DI PROPRIETA’ CON IL DIRITTO ALL’ABITARE?

MA TI RENDI CONTO DELLA CAZZATA CHE HAI DETTO?

NESSUNO DISCONOSCE LA PROPRIETA’ E NEMMENO IL DIRITTO ALL’ABITARE CHE NULLA A CHE VEDERE CARO SANSONETTI CON LE OCCUPAZIONI, CHE SONO UN REATO!!!

INOLTRE AVESSE OCCUPATO UNA POVERA MADRE DI FAMIGLIA CON FIGLI A CARICO LA CAPISCO E LA DIFENDO PURE PERCHE’ NON DOVREBBE MAI ACCADERE, LA MADRE DI FAMIGLIA E TUTTI COLORO CHE HANNO I REQUISITI PER AVERE UNA CASA POPOLARE LA DOVREBBERO AVERE DALLO STATO E DAL GOVERNO.

PURTROPPO L’UNICO VERO GRANDE PIANO CASA LO FECE FANFANI ANNI 60 POI IL NULLA!!!

PER CUI CARO SANSONETTI PERCHE’ INVECE DI DIFENDERE L’ILLEGALITA’ OVVERO CHI COMPIE REATI NON TI BATTI AFFINCHE LA POLITICA FACCIA IL SUO DOVERE?

PURTROPPO A QUARTO GRADO NON MI E’ STATO POSSIBILE REPLICARE, MA VOGLIO CHE SI SAPPIA COME LA PENSO!!!

INOLTRE LA SALIS E I SUOI ACCOLITI LE CASE CHE OCCUPAVANO NON LE DAVANO AI POVERETTI NE PUOI STARE CERTO!!!

IO SONO PER LA LEGALITA’ E PER IL DIRITTO E COMBATTO CHI COMPIE REATI OLTRETUTTO SENZA UN VERO E REALE BISOGNO, MA SOLO PER SODDISFARE SE STESSI!!!

L’ATER DI ROMA NON FA I CAMBI MA INVECE FA OCCUPARE GLI ALLOGGI E NON LI SGOMRA GLI OCCUPANTI!!!

Buongiorno sono Ste*^*^*^*^* gia tempo fa scrissi per chiedere il cambio di casa con l’aiuto della signora Addante Annamaria gli abbiamo chiesto il cambio da dove sono a un appartamento sito in via valle di melaina 34 scala M interno 19 che risulta vuoto, per motivi da me già spiegati ovvero sono invalida al 100% e dove sono al 3 piano e mezzo non essendoci l’ascensore non è idoneo per me, nell’altra c’è l’ascensore essendoci mia madre vicino mi sentire più sicuro. Non credo di chiedere tanto ma chiedo un mio diritto. 

In attesa di una sua risposta.

Cordiali saluti.

22 novembre 2024

ECCO COME LAVORA L’ATER DI ROMA UN MODO VERAMENTE INDECENTE PER NON DIRE ALTRO!!!

QUESTA SIGNORA FA RICHIESTA DI CAMBIO E L’ATER SE NE FREGA DI RISPONDERE E DOPO INSISTINTI SOLLECITI FATTI DALLA SOTTOSCRITTA FINALMENTE RISPONDONO,MA NO IN BASE AL CAMBIO ALLOGGIO, MA IN MERITO A MOROSITA’ CHE LA SIG.RA DOVEVA PAGARE:

UNA CORRETTA AMMINISTRAZIONE AVREBBE DOVUTO AGIRE DIVERSAMENTE OVVERO CHIAMARE LASIG.RA E DA UNA PARTE LE MOROSITA’ E DALL’ALTRA IL CAMBIO IN MODO TALE CHE LA SIGNORA ACCETTAVA ENTRAMBI DEBITO E CAMBIO,INIZIANDO A PAGARE, MA ALL’ATER NON SI LAVORA COSI!

STRANAMENTE L’ATER DI ROMA DOPO L’INVIO DI RICHIESTA PAGAMENTO MOROSITA’ L’ALLOGGIO OGGETTO DEL CAMBIO DI SABATO VIENE OCCUPATO!

CLASSICO METODO,MA I VIGILI CHE SI SONO RECATI SUL POSTO AVREBBERO DOVUTO IMMEDIATAMEMTE CHIAMARE L’ATER, MA NON LO HANNO FATTO COME MAI???

INSOMMA TALE ALLOGGIO E’ ANCORA OCCUPATO E CHI DOVREBBE PROVVEDERE ALLA MODALITA’ DI SGOMBERO? LA DOTT.SSA MATTEUCCI, MA EVIDENTEMENTE AVRA’ ALTRI IMPEGNI PERCHE’ QUESTO ALLOGGIO E’ ANCORA OCCUPATO!!!

COME NON SI CAPISCE PER QUALE MOTIVO ANCORA NON SGOMBRANO L’ALLOGGIO OCCUPATO VIA TESTACCIO N.20, NONOSTANTE CHE L’OCCUPANTE NON PASSI NEANCHE LE SANATORIE, MA L’ATER DORME CARA MATTEUCCI TE VOI DA NA SVEGLIATA???

MA CHI CI GUADAGNA IN TALE COMMERCIO? NON CERTO I CITTADINI VISTO COME SONO RIDOTTI GLI ALLOGGI!!!

Il Campidoglio dà il via libera all’acquisto di 120 case Inps

L’assemblea approva la delibera, inserita anche nel Piano Casa. Italia Viva: “Ma dieci sono occupate”

Palazzi Inps a Don Bosco

Centonovantanove immobili, di cui 120 a uso abitativo, che passeranno di mano da Inps a Roma Capitale per essere inseriti nella graduatoria Erp. E’ la novità – ampiamente annunciata A maggio il sindaco Roberto Gualtieri lo aveva detto durante un incontro con i movimenti per i diritti all’abitare: “Investiremo 220 milioni di euro per comprare case e far scorrere la graduatoria Erp”. Ci sono voluti circa sette mesi, impiegati a trattare e ad aspettare il visto di conformità da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma alla fine la prima delibera è in dirittura d’arrivo: il Comune acquisterà 199 unità immobiliari ad oggi di proprietà dell’Inps. L’atto è stato definito, non ci sono più pareri da attendere, solo l’approvazione in giunta che si aspettano tutti per la prossima settimana, quella che porta a San Silvestro.

Il Comune acquista 120 case dell’Inps: ecco dove si trovano
nei mesi scorsi – che arriva dal Campidoglio, con l’assemblea capitolina che ha approvato la delibera nel tardo pomeriggio del 2 maggio.

Il Campidoglio dà l’ok all’acquisto di 120 case Inps

Gli alloggi si trovano tra Magliana, Don Bosco e Dragoncello e l’amministrazione Gualtieri per appropriarsene verserà circa 15.000.000 di euro ad Inps, l’istituto nazionale della previdenza sociale con oltre 25.000.000 di iscritti e un piano di dismissione del suo patrimonio immobiliare iniziato trent’anni fa. L’assemblea capitolina il 2 maggio ha dato l’ok definitivo all’acquisizione, che porterà all’immissione degli alloggi nella graduatoria Erp ferma al bando 2012 e non aggiornata dal 31 dicembre 2020.

Zevi: “Torniamo a investire in case dopo tanti anni”

L’assessore alla casa, Tobia Zevi, ringrazia la giunta e i consiglieri di maggioranza ed esulta per un risultato atteso da quasi 5 mesi: “Dopo tantissimi anni, Roma torna finalmente ad investire sulle politiche abitative – scrive in un post – e aumenta il proprio stock di alloggi pubblici. Non accadeva da decenni e noi ci siamo riusciti. Ma non ci basta, perché nei prossimi mesi lavoreremo ancora più duramente per acquisirne di altri. Avanti così: poche parole e tanti fatti”.

Le criticità sugli alloggi occupati

Nelle scorse settimane erano emerse delle criticità rispetto allo stock di appartamenti. In una commissione patrimonio, presieduta dal dem Yuri Trombetti, i consiglieri chiedevano chiarimenti riguardo a 10 alloggi che, da censimento effettuato in fase di trattativa, risultano occupati. In tre casi la polizia locale di Roma Capitale non è riuscita a individuare gli abitanti, negli altri 7 invece risultano esserci nuclei estremamente fragili. 

Italia Viva: “Forti dubbi su stato manutentivo”

Proprio su questo si sono espressi i consiglieri di Italia Viva, Francesca Leoncini e Valerio Casini, a margine dell’approvazione della delibera: “Condividiamo l’obiettivo di aumentare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica – fanno sapere – ma esprimiamo un giudizio molto negativo sull’operazione, perché autorizza di fatto l’acquisto di 10 immobili occupati in spregio al buon senso e in violazione della legge regionale numero 1 del 2020”. Inoltre, i due consiglieri del Terzo Polo hanno espresso “forti dubbi sullo stato manutentivo degli altri appartamenti e che nella maggior parte dei casi non sono stati nemmeno visionati”. 

Pd: “Trattiamo anche con Enasarco ed Enpaia”

“Siamo anche in trattativa con Enasarco ed Enpaia – fanno sapere Yuri Trombetti e Valeria Baglio, quest’ultima capogruppo Pd – per arrivare ad un abbattimento sostanziale della graduatoria. A questo si aggiunge l’elaborazione di un piano casa strategico che prevede l’acquisizione di nuove case per gli alloggi popolari, lo sviluppo del welfare abitativo, strumenti di rigenerazione urbana e autorecupero che faranno fare grandi passi in avanti sulla garanzia del diritto all’abitare per tutte e tutti. Un lavoro serio, portato avanti secondo i criteri della trasparenza e della legalità, attraverso il confronto con i territori e le parti sociali”. 

I sindacati: “Avanti veloci su questa strada”

Plauso anche dal sindacato Unione Inquilini, che ripetutamente da mesi chiede all’assessorato presieduto da Zevi di portare il Piano Casa in consiglio per la definitiva approvazione: “Siamo soddisfatti – scrivono in una nota -. Ora si proceda speditamente all’acquisto effettivo e contestualmente alla assegnazione e/o pre assegnazione alle famiglie in graduatoria. Dopo mesi e mesi di annunci finalmente viene approvata una delibera che concretizza una attività del Comune. Se si attiverà concretamente su questa strada senza azioni dilatorie, perché i soldi ci sono, ben 220 milioni di euro, e vanno utilizzati, noi siamo pronti a sostenerle”. 

SINCERAMENTE TALI SCELTE POLITICHE CHE COSTANO ANCHE PARECCHIO PERCHE’ SPENDERE 15MILIONI DI EURO PER CASE IN PARTE OCCUPATE E FATISCENTI NON CAPISCO IL COMUNE A CHI HA VOLUTO FAR FARE QUESTO AFFARE!!!

SINCERAMENTE NON CAPISCO perche’ visto che sulla tiburtina ci sono molte strutture abbandonate il comune le poteva benissimo requisire per pubblica utilità e le faceva ristrutturare e avrebbe anche risparmiato molto!!!

inoltre su via Ambaradam zona san Giovanni ci sta la vecchia sede dell’INPIS abbandonata da anni, perché non prendere quella?

QUESTE SCELTE DEL COMUNE MI LASCIANO MOLTO PERPLESSA PERCHE’ ACQUISTARE CASE FATISCENTI E IN PARTE OCCUPATE E SPENDERE 15 MILIONI DI EURO VORREI TANTO SAPERE CHI CI HA FATTO L’AFFARE!!!

E QUELLI CHE UNA CASA NON CE L’HANNO LI LASCIAMO MORIRE PER STRADA???

CARI CITTADINI VI INVITO A LEGGERE CON ATTENZIONE TALE ARTICOLO CHE IO TROVO ALLUCINANTE ,LE MIE OSSERVAZIONI LE TROVATE NELL’ARTICOLO SCRITTE IN ROSSO!

BUONA LETTURA!!!

*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^

Roma Capitale vuole comprare le case degli enti previdenziali in cui vivono inquilini sotto sfratto

Da Inps a Enpam ed Enpaia, i casi sono moltissimi. Utilizzando i fondi già stanziati nel 2022, l’assessore Zevi lancia un avviso pubblico per reperire più case possibili ed evitare l’emergenza abitativa alle famiglie più fragili, oltre che ampliare lo stock immobiliare pubblico ( VERAMENTE L’ASSESSORE ZEVI COMPRA GLI ALLOGGI CON GLI INQUILINI DENTRO E VORREI RICORDARE ALL’ASSESSORE ZEVI CHE CI SONO FAMIGLIE PIU’FRAGILI DI QUESTE ADDIRITTURA ALCUNE DORMONO IN MACCHINA!!!)

Una palazzina di proprietà di Enpaia (foto di repertorio)

A Roma ci sono centinaia di famiglie sotto sfratto, appartenenti all’ampia categoria degli inquilini degli enti previdenziali. Da Inps a Enpam a Enpaia, si tratta di contratti d’affitto scaduti, con richieste di riscatto dell’immobile alle quali molti nuclei non possono rispondere, ritrovandosi con un ordine esecutivo.

Per provare ad arginare questa emergenza, l’assessorato al Patrimonio e alle Politiche abitative ha dato mandato al dipartimento di pubblicare un bando per acquisire unità immobiliari, con inquilini già presenti e sotto sfratto. (E QUELLI CHE STANNO IN LISTA DI ATTESA E DORMONO PER STRADA PER COSTORO ZEVI CHE FA? SI PREOCCUPA DI QUELLI DEGLI ENTI CHE ECONOMICAMENTE STANNO MEGLIO DEGLI ALTRI?)

Il Comune compra le case degli enti previdenziali

La delibera è stata approvata nella riunione di giunta del 20 febbraio, portata dall’assessore Tobia Zevi. L’obiettivo è quello di proteggere le famiglie a rischio sfratto, al contempo tutelando i proprietari degli immobili: “Coniughiamo il diritto alla proprietà con il diritto alla casa”, spiegano dal Campidoglio. L’acquisizione delle unità immobiliari eventualmente proposta e acquisite, finiranno nel sistema dell’edilizia residenziale sociale. Cioè quella destinata alla cosiddetta “fascia grigia”: famiglie non così povere da ottenere una casa popolare, ma neanche abbastanza “forti” economicamente dal poter reperire una casa nel libero mercato odierno. (MA L’ASSESSORE ALLA CASA SI DOVREBBE PREOCCUPARE DI PIU’ DI COLORO CHE HANNO UNREDDITO COSI’ BASSO DIAVERE DIRITTO ALLA CASA POPOLARE PER COSTORO L’ASSESSORE CHE FA? NULLA MA SI RICORDA CHE LUI E’ L’ASSESSORE ALLE CASE POPOLARI  O LO HA DIMENTICATO?)

Salvare gli inquilini sotto sfratto

Nell’avviso pubblico, che dovrebbe uscire entro la Primavera, verrà chiesto agli enti previdenziali di offrire un numero minimo di immobili con inquilini sotto sfratto, insieme a immobili liberi, per favorire la presentazione di un alto numero di offerte. L’importante è che siano incluse situazioni di sfratti già messi nero su bianco: Roma Capitale, acquisendo la proprietà, subentra all’ente previdenziale e poi procede alla regolarizzazione delle famiglie, applicando canoni calmierati.(E QUANTI ALLOGGI VUOTI CI SONO? A ME RISULTA CHE SONO TUTTI OCCUPATI O SBGLIO? MA CIO’ CHE NON COMPRWENDO PERCHE’ SE NE DEVE OCCUPARE IL COMUNE? COSTORO NON HANNO I REQUISITI PER AVERE UN ALLOGGIOPOPOLARE,MA CHE STRANA QUESTA INIZIATIVA ,IL COMUNE INVECE DI PENSARE AI PIU’ DEBOLI SI PREOCCUPA DI COSTORO E I PIU’ DEBOLI POSSONO PURE MORIRE)

I requisiti minimi

Gli inquilini dovranno rispettare determinate caratteristiche. Per esempio, quella di rientrare nella categoria di chi può iscriversi alla graduatoria Erp in base alla legge regionale numero 12 del 1999. Inoltre, dovranno aver già ricevuto l’intimazione al rilascio dell’immobile, con contestuale citazione in Tribunale per la convalida dello sfratto.(MA CHE CAZZO DITE COSTORO NON HANNO I REQUISITI  DELLA LEGGE 12 DEL 1999, TUTTA STA STORIA MI PUZZA DI BRUCIATO)

Chi potrebbe essere coinvolto

Il bando potrebbe per esempio coinvolgere gli abitanti delle case Enpaia di Roma 70, messe in vendita e poi ritirate dal mercato dall’ente previdenziale. Circa 25 nuclei familiari si sono trovati di fronte alla necessità di comprare, oppure di andarsene. Anche perché in alcuni casi i contratti sono finiti nel 2010 e da quel momento, non accettando il rinnovo del canone, gli inquilini sono diventati automaticamente occupanti senza titolo. Storia differente, ma dagli esiti simili, per centinaia di famiglie di Fontana Candida, abitanti in appartamenti di proprietà dell’Enpam. Ancor più note le condizioni di moltissime famiglie che vivono da occupanti senza titolo negli alloggi dell’Inps, l’unico tra i vari enti previdenziali a non essersi trasformato in fondazione.(SCUSATE TANTO, MA STA GENTE COME MAI STA ANCORA LI? SE NON GLI HANNO RINNOVATO IL CONTRATTO DAL 2010 E NON LI HANNO ANCORA BUTTATI FUORI, SONO PASSATI 15 ANNI SE SI FANNO ASSISTERE DA UN BRAVO AVVOCATO RIMANGONO LI, CONTINUO A PENSARE CHE QUESTA OPERAZIONE E’ POCO SERIA!!!)

Gualtieri: “Emergenza casa sia al centro di politica Ue”

D’altronde il sindaco Roberto Gualtieri proprio nella giornata di oggi, 20 febbraio, a Bruxelles come presidente delle Autonomie Locali Italiane ha portato all’attenzione della Commissione europea il dramma della crisi abitativa a Roma: “È un’emergenza che deve essere rimessa al centro delle politiche continentali, perché colpevolmente finora non lo è stata”. Le risorse nel bilancio del Campidoglio ci sono, 220 milioni di euro annunciati oltre due anni fa e finora solo in minima parte spesi per aumentare lo stock immobiliare da dedicare a Erp e housing sociale, ma ovviamente con una distribuzione di fondi anche da parte dell’Ue e del Governo la battaglia contro l’emergenza abitativa sarebbe più ad armi pari. (HO SEMPRE RITENUTO GUALTIERI NON ALL’ALTEZZA DI GESTIRE ROMA  E LO DIMOSTRA TUTTI I GIORNI,INFATTI AVRA’ FATTO RIDERE PURE QUELLI DI BRUXELLS, PERCHE’ PRIMA DI CHIEDERE SOLDI A LORO AVREBBE DOVUTO PENSARCI LUI QUANDO ERA MINISTRO E LA SUA MAGGIORANZA COME FECE FANFANI NEGLI ANNI 60, MA PURTROPPO NON CI ARRIVANO, PERO’ GUALTIERI E’ STATO BRAVISSIMO A FARSI RADDOPPIARE LO STIPENDIO A LUI E A TUTTI E 60 CONSIGLIERI  ASSESSORI COMPRESI!!!)

Zevi: “Proteggiamo famiglie vulnerabili”

“L’abitare è un diritto fondamentale. La casa non è solo un bene materiale – ha commentato invece l’assessore Tobia Zevi – ma un elemento essenziale per la dignità umana e per la coesione sociale. Con questa delibera, ci impegniamo a proteggere le famiglie più vulnerabili e a combattere la precarietà abitativa,(E COME LE TUTELI QUESTE? SE COMPRATEALLOGGI GIA’OCCUPATI?) ma ci rivolgiamo soprattutto a quella fascia cosiddetta grigia, troppo ricca per accedere all’edilizia popolare, troppo povera per le case del libero mercato.(INFATTI SOPRATTUTTO E VE NE FREGATE DEI PIU’ POVERI!!!) Con il nostro Piano Strategico per il Diritto all’Abitare del 2023 ci siamo mossi anzitempo per contrastare un’emergenza che ora finalmente ha anche l’attenzione dell’Europa. Siamo ostinatamente convinti che il servizio pubblico debba correggere tutte quelle storture del mercato che minano non solo la dignità delle persone, ma la loro stessa esistenza. Questa delibera è un segnale di speranza per migliaia di persone”.(MA CI CREDE VERAMENTE A QUELLO CHE DICE? MA SE NE RENDE CONTO CHE DICE TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO?)

Il Comune cerca le case, l’Inps deve venderle. La necessità fa virtù e frena (forse) anche gli sfratti (ALTRO AFFARE)

Trombetti (Pd): “Creiamo opportunità per la fascia grigia dei romani” ( E I PIU’ POVERI QUELLI CHE HANNO DIRITTO ALLA CASA POPOLARE CHE FASCIA SONO?)

L’acquisizione delle case degli enti previdenziali è uno dei cavalli di battaglia di Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative. Che, infatti, esulta: “Per la prima volta, Roma Capitale adotta una delibera per acquistare case dagli enti previdenziali che ospitano persone a rischio di finire in strada – aggiunge il consigliere Pd –(MA SI RENDE CONTO DI CIO’ CHE DICE?), a causa dell’impossibilità di accedere ai mutui per l’acquisto di una casa. Con questa iniziativa, interveniamo per evitare l’insorgere di una più grave crisi abitativa, come abbiamo già visto con l’aumento dei costi delle abitazioni. Dopo l’acquisto, valuteremo come gestire queste proprietà: potremmo venderle noi, come Comune di Roma, a prezzi agevolati oppure attuare contratti concordati”.(MA CHE SE FUMANO? I POVERI RIMANGONO POVERI E SENZA CASA I MENO POVERI GLIE LA GARANTISCONO LORO PERCHE’ NON L’HANNO POTUTA ACQUISTARE E POI IL COMUNE DICE TROMBETTI GLIE LA RIVENDE A PREZZO AGEVOLATO, MI CHIEDO MASTA BENE TROMBETTI??? E COME GIUSTIFICANO TALE SPESA NEL BILANCIO???)

Agenzia sociale e più alloggi Erp. A che punto è il piano casa nella Capitale degli sfratti

L’housing sociale è la strada da percorrere: “Acquistando anche immobili vuoti (FINO AD ORA SOLO QUELLI OCCUPAI MI SEMBRA O SBAGLIO???)– conclude Trombetti – creiamo opportunità per una fascia di popolazione che seppur con redditi più alti, si trova comunque in una situazione complessa. Non ci limitiamo solo ai casi di disagio abitativo acclarato: intendiamo supportare anche la cosiddetta fascia grigia, che rischia di cadere in gravi difficoltà, e questa delibera ne è la prova”.(MA PER FAVORE SE NON RIUSCITE A DARE CASA A CHI NE HA DIRITTO AVETE PURE LA FACCIA TOSTA DI OCCUPARVI DI CHI NON HA DIRITTO ALLA CASA POPOLARE??? MA STATE BENE???

Inquilini sotto sfratto dagli enti previdenziali. Ecco il bando di Roma Capitale per salvarli
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