LA CORTE DEI CONTI GIA’ DAL LONTANO 1995 AVEVA DENUNCIATO L’ATER DI ROMA A SEGUITO DI NOSTRE DENUNCE,MA POI NULLA E’ ACCADUTO!
E OGGI SI SVEGLIA DI NUOVO, MA INVECE DI INDAGARE SERIAMENTE DI COSA ACCADE ALL’ATER DI ROMA, METTE SOLO VETI, PER CUI LE COSE ANDRANNO SEMPRE PEGGIO!
ALLA CORTE DEI CONTI HO SCRITTO PIU’ VOLTE DENUNCIANDO CERTI ABUSI, MA NULLA E’ ACCADUTO, SPERIAMO CHE ORA ESSENDO CAMBIATA LA MUSICA SI POSSA FARE FINALMENTE UNA RAPIDA PULIZIA ALL’ATER DI ROMA!!!
MA NONOSTANTE TALE NOTA TUTTO CONTINUO’ COME PRIMA!!!
Ater, addio ai fondi Pnrr: saltano i 200 milioni per riqualificare gli stabili
Con 1,6 miliardi di buco, 25mila inquilini morosi, l’organico insufficiente, l’azienda regionale non riesce a bandire gli appalti. Il commissario: «Situazione ingovernabile»
Un buco da un miliardo e 600 milioni di euro tra morosità e cartelle giunte all’Ater dall’Agenzia delle entrate per via dell’Imu non versata al Comune. ( ICI E IMU NON VERSATO COLPA DELLA POLITICA INCOMPETENTE )Sotto organico di circa 200 elementi e con due concorsi sospesi di fatto — il primo anche formalmente per la ricerca del nuovo direttore generale e il secondo, al momento «nel limbo», bandito per assumere 30 nuovi dipendenti — a causa delle ganasce imposte dalla Corte dei Conti sulle spese per il personale. ( LA CORTE DEI CONTI ANZICHE’ METTERE LE GANASCE DOVREBBE INDAGARE PERCHE’ IN QUEL DEBITO A PARTE ICI E IMU NON PAGATO A CAUSA DLL’IDIOZIA POLITICA CI SONO INSERITE MOROSITA’ INESISTENTI CREATE DALL’EX PRESIDENTE MASSA X QUADRARE IL BILANCIO, CHE SONO I FITTI DI TUTTE LE CASE EX INCIS CHE NON POTEVANO ESSERE MOROSE PERCHE’ TRATTENUTO IL CANONE DIRETTAMENTE DALLO STIPENDIO O PENSIONE ) Con due soli dirigenti nell’organigramma e, tra questi, nessuna figura tecnica in grado di gestire i 200 milioni di appalti finanziati dal Pnrr per riqualificare ed efficientare gli immobili più vetusti. Fondi straordinari che, così, ora rischiano di saltare del tutto.
«Circa 25mila i morosi nella case Ater» (FALSO VANNO TOLTI TUTTI GLI EX INCIS E ANCHE LE BOLLETTE DEL CANONE CHE CONTINUVANO A INVIARE A CHI AVEVA COMPRATO )
Numeri spaventosi, anche se una parte del miliardo è stata svalutata, e condizioni estreme per l’Ater Roma, azienda regionale proprietaria di quasi 50mila immobili nella Capitale tra periferia e zone di pregio. (ZONE DI PREGIO CON PALAZZI NON DI PRGIO ) E una situazione paradossale che fa dell’azienda un tesoro sotto il profilo patrimoniale ma, al contempo, pure un disastro sotto quello finanziario per via di una morosità da record: «I morosi sono circa 25mila, per cui il nostro credito ammonta a circa un miliardo e cento milioni di euro, virgola più, virgola meno — spiega il commissario Ater, Orazio Campo —. È sicuramente la prima cosa che ho notato quando mi sono insediato, e il dato evidentemente preoccupa. Per questo, prima di tutto, ho preteso che questo credito fosse certificato». ( E HAI PERFETTAMENTE RAGIONE PERCHE’ IN QUEL CREDITO C’E’ DI TUTTO E DI PIU’, IL DEBITO REALE E’ MOLTO MOLTO DIVERSO, BASTA GUARDARE LE LETTERE DI MOROSITA CHE L’ATER INVIA OGNI 5 ANNI A GENTE CHE HA COMPRATO L’ALLOGGIO DA DECENNI )
In corso una call per fare chiarezza sul maxi buco ( ERA ORA FINALMENTE!!!, MA C’E’ VOKLUTO CAMPO, OVVERO LA MELONI)
E infatti, dopo una lunga fase di preparazione dovuta alla ricerca della documentazione necessaria all’analisi del buco, è in corso una call per trovare una società di revisione contabile in grado di fare luce su come i numeri si siano così dilatati e, soprattutto, su quanto Ater possa riuscire a recuperare davvero. Cioè quante quote di quel miliardo siano ancora esigibili: una voce che cambia radicalmente un bilancio dato che, per un’azienda anche pubblica, può determinare la differenza tra la vita e la morte, cioè il crack finanziario. «Prima è necessario fare chiarezza sul credito esigibile per un’operazione di trasparenza e pulizia sotto il profilo del bilancio — ancora Campo —. Poi ci occuperemo di aggredire il credito, ma quello concreto, inutile farlo con un credito che alla fine risulta inesigibile. E anche questa sarà un’attività complessa dato che sono 25mila le morosità». (MA NON TUTTE VERE E POI CI SONO ANCHE QUELLE PRESCRITTE )
A rischio i 200 milioni del Pnrr
Difficile stabilire modi e tempi della manovra di recupero crediti. Un po’ per le cifre spaventose, ma anche e soprattutto per le condizioni in cui Ater si deve muovere: un sistema sempre più fragile che rischia di far sfumare anche la tranche di 200 milioni legata al Pnrr perché l’azienda non solo non ha in organico dirigenti tecnici in grado di gestire fondi e appalti, ma non può nemmeno assumerne a causa del niet a nuovi ritocchi al personale arrivato dalla Regione Lazio dopo il monito della Corte dei Conti, a metà novembre.
«Senza personale tecnico, situazione ingestibile» ( E’VERO!!!! )
Il bando per la ricerca del nuovo direttore generale, infatti, è stato sospeso con una determina: per ora resta Edmonda Rolli, dg ad interim. E anche il concorso per l’assunzione di trenta dipendenti, varato nel 2020 e presieduto dall’ex commissario straordinario del Comune Francesco Paolo Tronca, è di fatto congelato in attesa di uno stop formale che non dovrebbe tardare a lungo. «Al momento Ater è un’azienda ingessata — ammette il commissario —. Come pianta organica avremmo in teoria 550 dipendenti, in realtà però sono circa 340. E il tema dei dirigenti è fondamentale: dovremmo trattare circa 200 milioni di appalti collegati al Pnrr, più interventi vari, e non c’è in organico un solo dirigente tecnico. Così la situazione diventa ingestibile».