SE TUTTI I CITTADINI FACESSERO COSI L’ITALIA CAMBIEREBBE E ANCHE L’ATER DI ROMA

FOSSERO SOLO QUESTE VI HO AGGIUNTO ALCUNE DELLE TANTE PROTESTE CHE MI ARRIVANO E CHE PER VEDERE LA SOLUZIONE NON E’ NE FACILE E NE SEMPLICE.

Casa Ater, il Tar: «Inabitabile, muffa alle pareti e niente riscaldamento»

I giudici accolgono il ricorso di una inquilina contro l’assegnazione di un alloggio popolare a Tor de’ Schiavi: «Ambiente non salubre» La sentenza, che rileva la mancanza dei requisiti di vivibilità, può costituire un precedente

di Erica Dellapasqua

Complesso di case popolari in via della Venezia Giulia (LaPresse)Complesso di case popolari in via della Venezia Giulia (LaPresse)

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C’è la muffa e non c’è il riscaldamento. Quindi no, quella casa popolare – a differenza di quanto sostiene il Comune, che si è costituito in giudizio contro l’inquilino-ricorrente – così com’è proprio non può essere abitata. «Mancanza dei requisiti minimi», scrivono i giudici del Tar, che stabilendo nei fatti un precedente nella politica delle assegnazioni «facili» condannano il Comune anche al pagamento delle spese processuali (2 mila euro). «E adesso viene il bello – anticipa l’avvocato Fabrizio Petrarchini, che ha vinto la causa -. Chiederemo all’amministrazione di ottemperare alla sentenza, i miei assistiti non sono nelle condizioni di poter rinunciare a quell’alloggio che perciò, anche alla luce di questa sentenza, andrà ristrutturato. Ovviamente a spese dell’amministrazione».

La storia, trattata appunto dal tribunale amministrativo regionale, comincia a dicembre 2017, quando il Comune – dopo l’assegnazione di un alloggio provvisorio in uno dei centri di assistenza alloggiativa temporanea, i cosiddetti «Caat» – concede ai ricorrenti una sistemazione «definitiva». Un appartamento popolare in un quartiere altrettanto popolare, viale della Venezia Giulia a Tor de’ Schiavi, ma dopo l’esperienza dei residence, e pensando agli altri dieci mila bisognosi ancora in attesa, questa famiglia festeggia: finalmente una casa. E invece, il fatidico giorno della consegna delle chiavi, la porta si è spalancata su un’infinità di problemi: infiltrazioni, muffe e soprattutto – possibile? – assenza dell’impianto di riscaldamento. Gli inquilini del Campidoglio non temporeggiano, ricorrono al Tar mentre il Comune, incredibilmente, resiste pur non negando le criticità dell’appartamento: «Per l’amministrazione – scrivono i giudici nella sentenza del 3 maggio scorso – le muffe presenti nella casa non sarebbero comunque tali da rendere persino inabitabile l’alloggio». Le muffe esistono, dunque, ma non sarebbero elemento di incompatibilità, secondo il Campidoglio, con la permanenza in quell’alloggio. Silenzio invece, rilevano sempre le toghe, sull’anomalia del riscaldamento. Certo: Roma non è Mosca, però…

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RINGRAZIO QUESTI CITTADINI DAI QUALI TUTTI DOVREBBERO PRENDERE ESEMPIO E VI MOSTRO DALLE E.MAIL SOTTOSTANTI  CHE E’ UN CONTINUO DISASTRO

Alla cortese attenzione della signora Addante, sono la signora Rosa ****, mi ha indirizzato a lei il signor Tonino ******. nell’appartamento a Laurentino 38 Ater, tutto a iniziato da una piccola perdita che da Settembre a oggi e’ peggiorata ,oltre ad avere umidita’alle pareti , dei bagni(2) , ingresso, camera da letto e da pranzo, muffa negli abiti,pavimento corroso e dissestato, ora piove in casa costringedomi a tenere i secchi nelle stanze indicate per quanta acqua scende (allego le foto).

Sono andata all’Ater nel mese di Ottobre Lungotevere Tor di Nona e gli ho raccontato all’impiegato, delle perdite e del pavimento dissestato con tanto di foto e lui mi ha risposto che avrebbe sollecitato scrivendo tutto sul PC. Visto che non ho avuto nessun riscontro, sono tornata a Novembre piu di una volta sentendomi dire sempre le stesse cose e scrivendo tutto sul PC.

  Alla fine mi sono rivolta ai Vigili del fuoco hanno controllato e verbalizzato e ho portato il foglio all’Ater  l’impiegata ha scritto tutto ma non si e’ visto e sentito nessuno.

 Intanto la situazione continuava a peggiorare a Marzo sono tornata di nuovo e l’impiegata finalmente mi dice che esiste a Laurentino 38 un ufficio tecnico dell’Ater ci sono andata subito  e il giorno dopo sono venute 2 tecnici dicendo che per loro non spettava all’Ater di riparare il danno perche’ abito in quella casa da piu di 30 anni.

 In casa piove sempre piu ad Aprile ritorno per l’ennesima volta all’Ater sempre la stessa storia

 Alla fine non sapendo piu cosa fare mi sono rivolta all’Ufficio d’Igiene confermando che la casa cosi’ non e’ abitabile e avrebbero mandato un verbale a noi e uno all’Ater, ho richiamato i vigili del fuoco e loro mi hanno consigliato un avvocato perche’ con tutta l’umidita’ c’e’ rischio di malattie, premetto che una delle mie figlie ha l’artrite reumatoide e non escludo che questa situazione sia la causa. La chiamero’ per un’appuntamento.

Distinti Saluti 

Da: Annamaria Addante [mailto:am.addante@tin.it] Inviato: giovedì 17 maggio 2018 10:06 A: g.mongelli@aterroma.it; luigi.trapazzo@gmail.com Cc: ‘marilu_66@hotmail.it’ Oggetto: ADDANTE Grave perdita appartamento Ater

Gentile Ing.Mongelli

Credo che la situazione sia veramente disperata dentro tale alloggio e rimango allibita dal modo sciatto e inconcludente di operare dell’Ater di Roma, non so se lei ha avuto la segnalazione e come gli è stata fatta.

Comunque questa è la situazione queste sono le foto, le chiedo cortesemente di intervenire

Cordiali saluti

Annamaria Addante

P.S la invio anche all’avvocato Trapazzo cosi si renderà conto  di come sono ridotte le case dell’ATER e come lavorano a Tor di Nona.

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Da: Annamaria Addante [mailto:am.addante@tin.it] Inviato: martedì 15 maggio 2018 12:48 A: g.mongelli@aterroma.it Cc: ‘barbararoma41@gmail.com’ Oggetto: Addante urgente per Giovannini

Gentile Ing.Mongelli,

le avevo telefonato due settimane fa per segnalarle l’alloggio che è stato consegnato alla sig. ****Barbara il 14/03/2018  in via G.B. Bastianelli****** .

La sig.ra non può andarci a vivere perché non c’è impianto elettrico a norma, ma  che vi eravate impegnati a farlo e renderlo anche igienico e abitabile, ovvero togliere i parati sporchi e ritinteggiare.

Purtroppo a tutt’oggi nulla è accaduto, ma la sig.ra alla fine del mese la buttano fuori dal residence e ha una figlia piccola, mi avevi promesso che avresti provveduto.

Attendo una tua cortese risposta, ma soprattutto un inizio lavori

Grazie Cordiali saluti

Annamaria Addante

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Da: Annamaria Addante [mailto:am.addante@tin.it] Inviato: lunedì 7 maggio 2018 10:00 A: g.mongelli@aterroma.it; ‘f.muscatello@aterroma.it’; o.deluca@aterroma.it; Aldo Barletta (aldo.barletta@comune.roma.it) Cc: mveloccia@regione.lazio.it; fproni@regione.lazio.it Oggetto: I: Situazione signora ****** ROBERTA

Gentile ing.Mongelli e gent.le dott.ssa Muscatello,

le foto allegate dimostrano la vergognosa situazione che si è creata nell’alloggio assegnato regolarmente alla sig,ra Roberta *****via di Centocelle ******* a causa dei danni prodotti dall’alloggio soprastante OCCUPATO ABUSIVAMENTE dal un criminale **** SIMONE che è anche agli arresti domiciliari, cosi mi riferiscono i condomini, il quale vive nell’alloggio con la fidanzata e spesso vi è anche la mamma e i suoceri e oltretutto costui ospita nella cantina del l’alloggio da lui occupato uno zingaro e l’ATER che fa?

La dott.ssa Muscatello perché non ha messo in atto la sua sapienza per buttarlo fuori e rimandarlo in galera?

Inoltre l’Ater poteva approfittare della grave situazione del bagno invece di rifarglielo, perché non lo hanno fatto uscire con la forza pubblica?

 E il Comune di Roma che sgombera brave famiglie a questo perché non lo sgombrano? O il Comune di Roma non ne è a conoscenza?

 MA LACOSA PIU’ VERGOGNOSA E’ CHE L’ONESTA CITTADINA CHE PAGA TUTTO ED E’ REGOLARE ALLA QUALE HANNO DISTRUTTO IL BAGNO LE INFILTRAZIONI DOVUTE DAL BAGNO SOVRASTANTE, DI QUESTA L’ATER DI ROMA SE NE FREGA, MA RISTRUTTURA TUTTO  IL BAGNO ALL’OCCUPANTE ABUSIVO E SE NE FREGA DI RIPARAE I DANNI DEL BAGNO SOTTOSTANTE NONOSTANTE LE CONTINUE RICHIESTE FATTE.

 INOLTRE QUESTA OCCUPAZIONE E’ STATA IMMEDIATAMENTE DENUNCIATA DAI RAPPRESENTANTI DEL COMPLESSO E DALLA SOTTOSCRITTA,MA NULLA E’ ACCADUTO E COME AL SOLITO L’ATER DI ROMA FA DUE PESI E DUE MISURE FORTE CON I DEBOLI E DEBOLE CON I FORTI.

 Chiedo all’ing.Mongelli di porre riparo a tale ingiustizia facendo riparare i danni provocati dall’occupante abusivo del piano di sopra AL BAGNO SOTTOSTANTE DELLA REGOLARE AFFITTUARIA SIG.RA ROBERTA MATTEINI.

 E mi auguro che la dott.ssa Muscatello intervenga a dovere in questa brutta vicenda AL FINE DI RIPRISTINARE CON LA MASSIMA URGENZA LA LEGALITà!

 Cordiali saluti Annamaria Addante

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Da: Annamaria Addante [mailto:am.addante@tin.it] Inviato: domenica 7 gennaio 2018 10:45 A: e.rolli@aterroma.it; o.deluca@aterroma.it; g.mongelli@aterroma.it; ‘p.basilicata@aterroma.it’ Cc: frefrigeri@regione.lazio.it; presidente@regione.lazio.it; pinocandido@regione.lazio.it; Alberto Voci <avoci@regione.lazio.it> (avoci@regione.lazio.it) Oggetto: I: APP.TO CONDIZONI A 30 ANNI FA – MASSIMO – REBECA MIA MOGLIE

Gentili Signoi e signore , non ho parole, ritengo veramente indegno assegnare un alloggio in tale stato a una persona, tra l’altro gravemente malata e in condizioni economiche da povertà.

E’ mai possibile che non abbiate rispetto per le persone e che consideriate gli assegnatari degli alloggi popolari peggio degli schiavi, ma che cosa è diventata questa Azienda?

Gentile Direttore mi appello a lei affinchè tali vergogne non accadano più, e ho mandato alla regione tale e.mail affinchè si rendano conto dei danni che hanno consentito si facessero.

L’Ater potrebbe essere un’Azienda formidabile solo se gestita da persone capaci e competenti e non da …..

Spero che a questo signore darete immediatamente una risposta perché uno malato con problemi respiratori non può assolutamente entrare in un ambiente malsano come quello e anche pericoloso perché non a norma.

Cordiali saluti

Annamaria Addante

 

Da: Massimo ******@hotmail.com] Inviato: sabato 6 gennaio 2018 10:33 A: am.addante@tin.it Oggetto: APP.TO CONDIZONI A 30 ANNI FA – MASSIMO ì****ì

Oggetto: I:APPARTAMENTO ASSEGNATOMI E’ ALL’INTERNO IN CONDIZIONI IDENTICHE A 30 ANNI FA

Egregi Signori, Desidero comunicarvi la situazione dell’appartamento assegnatomi in via di valle melaina 34 int. 34 scala M. Palazzine dell’epoca mussoliniana il luogo e’ molto bello 100 mt dalla metro piu diversi bus ed una zona affascinante. il problema e’ l’appartamento che e’ nelle seguenti condizioni: – carta alle pareti di circa 30 anni fa inggiallita scolorita strappata – fili elettrici e nn si capisce se telefonici lunghi e appesi in aria – nessuna presa elettrica con relativi fili fuori – bagno di un metro X uno e mezzo un telefono per doccia e senza sifone dell’acqua  – scaldabagno arrugginito  – termosifoni sverniciati – pavimenti dell’era mussoliniana  LAVORI ESSENZIALI DA FARE PER POTERCI VIVERE E PER UN MINIMO D’IGENE  PER NN RISCHIARE LA MIA MALATTIA – togliere la carta dalle pareti e riverniciare cn un colore tutte le pareti -sbiancare i soffitti – riverniciare i termosifoni – verificare l’impianto elettrico visto che provando ad alzare il contatore luce discendeva come ci fosse un corto – cambiare lo scaldabagno – porre prese a tutti i punti presa – porre luce led a tutte le stanze piu cucina e bagno – porre per coprire il pavimento laminato – fare attacco per lalavatrice  – porre sifone doccia

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QUESTI SONO SOLO ALCUNI ESEMPI E SE LA  GIORNALISTA DEL CORRIERE  SI FACESSE UNA PASSEGGIATA AI PALAZZI DI TORVERGATA NE VEDREBBE DELLE BELLE   torvergata via ferruccio ulivi e via carlo betocchi

Gentile signora Addante le scrivo queste righe dettate dalla disperazione.sono quasi 11 anni che sopravviviamo  nelle case ATER di torvergata .sopravviviamo perché dal primo giorno che ce le hanno consegnate lontano 22/5/2007 abbiamo constatato subito dei problemi di infiltrazioni gravi di acqua negli appartamenti sia quando pioveva che non.praticamente 3 palazzine fraciche di acqua abbiamo chiamato l ATER che ha fatto le foto abbiamo chiamato il tg i giornalisti scritto al vecchio sindaco Alemanno andat a parlare con il vecchio direttore Rosi ma nulla é successo tutti danno della ns.situazione ma nessuno si muove senza parlare del dottor Rosi che aveva detto che ci volevano 5 milioni di euro e più x aggiustarle perché oltre a questa problematica ce ne sono altre dovute all’acqua che porta unicità e ambiente malsano e inabitabile ma anche il garage che ci hanno dato sotto gli appartamenti é privo di sicurezza privo di manichette anti incendio privo di estintori ed é aperto a tutti ..pannelli solari scoppiati e mai cambiati rivestimento esterno che si stacca poi messo in sicurezza con dei recinti con la speranza dei lavori ma sono passati 4 anni .è venuto anche il CTU mandato dal tribunale diversi anni fa ma non sono intervenuti tutti sanno la situazione ma nessuno interviene.avevamo chiesto se ce le vendevano e magari le avremo sistemate noi e di questo nessuna risposta paghiamo l’affitto x vivere indegnamente .le chiedo se può aiutarci almeno a ricordargli che noi ancora ci siamo e siamo esseri umani non carne da macello .la ringrazio  cordiali saluti 

INVITO LA GIORNALISTA DEL CORSERA AD ANDARE A VEDERE E ANCHE AD INFORMARSI DEL PERCHE’ DI TALE SITUAZIONE, C’E’ ANCHE UN CONTENZIOSO IN CORSO PERCHE’ NON INDAGARE?

2 pensieri su “SE TUTTI I CITTADINI FACESSERO COSI L’ITALIA CAMBIEREBBE E ANCHE L’ATER DI ROMA

  1. Andrea Di Maria

    Ciao, i miei genitori e mia sorella , con problemi di psiche,abitano in un illoggio
    Del comprensorio ATER case popolari
    Di Roma , via Treviolo 21 scala H interno 8
    Circa 15 anni fà vennero , operai per conto dell’Ater , a smontare caldaia autonoma dicendo che ormai era fuori norma
    Ma dallora non si è fatto nulla
    Sono senza termosifoni , oltre questo la struttura esterna in calcestruzzo cade in continuazione mettendo in pericolo loro stessi che non possono uscire sul balcone
    Chiamiamo e andiamo di persona nei loro uffici ma non ci hanno mai risposto o ricevuti
    Aiutiamoli!!!
    Grazie

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